Inter – Icardi serve e Mancini può farglielo capire

La sostituzione dopo i primi 45 minuti a Napoli è stata vista dai più, non solo come il modo di rimediare all’espulsione di Nagatomo. Anche se in svantaggio, il cambio di Icardi per un terzino (Telles) era la naturale svolta per tenere in campo esterni come Perisic e Ljajic, in grado di dare una mano dietro e provare una giocata davanti. L’Inter ha reagito ed è andata vicino al pareggio, ricevendo tanti attestati di stima per la ripresa, senza Icardi.

Va detto però, che se il capitano fosse stato quello di un anno fa, senza i problemi di quest’anno e senza la folta concorrenza, staremmo parlando di un’altra situazione. Un anno fa l’attaccante numero 9 era indispensabile, la punta di diamante di una squadra non eccezionale, ma con una punta capace di realizzare con la frequenza di chi è diventato capocannoniere a soli 22 anni, diciamo quello che si è dimenticato nel recente passato. Un attaccante come Icardi serve all’Inter, perchè è unico nel suo genere nella rosa di Mancini e perchè, al di là di questa prima parte di stagione, è un attaccante di primo livello. Quando però, ti trovi in una situazione dove puoi anche sbagliare e ti si perdona tutto, è un discorso, ma quest’anno con i vari Jovetic, Ljajic e lo stesso Palacio, Icardi sembra attaccato al primo errore e subito si chiamano in causa le varie alternative. Sembra poco tranquillo, a volte gira a vuoto in campo e spesso resta isolato. Il problema è in testa e deve essere bravo lui e forse anche Mancini ad aiutarlo.

Oggi in conferenza stampa il tecnico jesino ha detto sul suo attaccante “Dopo aver preso gol subito la squadra si è chiusa e lui è rimasto un po’ isolato. Forse doveva abbassarsi un po’ di più. Nel secondo tempo ho dovuto cambiare perché eravamo rimasti in 10. Sono sicuro che presto tornerà a segnare con regolarità. Le grandi hanno bisogno di tutti i giocatori per difendere”. Sono proprio le parole che servono a Maurito, che viene un po’ consolato un po’ stimolato a fare di più dal suo tecnico che capisce come va trattato un giocatore così.

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