Nuovo appuntamento con la nostra nuova rubrica Parola all’avversario per la quale ogni settimana intervisteremo un giornalista della squadra che i nerazzurri si troveranno ad affrontare nella successiva giornata di campionato al fine di analizzare le dinamiche del match anche dal punto di vista degli avversari.
Il prossimo match in cartello per la nostra rubrica è Udinse – Inter e per questo siamo andati ad intervistare Nicola Angeli responsabile di testata di UdineToday.
Un’Udinese che stenta a decollare e che finora non è mai andata oltre i + 4 punti dalla zona retrocessione e un’Inter che pur giocando male, almeno fino al match contro il Napoli, è prima in classifica. Che partita sarà quella di sabato sera?
Una partita in cui l’Udinese cercherà di fare quello per cui è impostata cioè difendersi e ripartire. A maggior ragione se l’Inter dovesse giocare con il 4-3-3 con Lijajic, Perisic e Icardi. Questo perché l’Udinese fa fatica ad impostare e ad organizzare un gioco che non sia appunto quello di difendersi e ripartire. Inoltre, c’è da considerare anche una difesa che è completamente nuova o perlomeno per la partita di sabato ci saranno Domizzi e Piris che non hanno ancora giocato insieme. Il centrale ex-Napoli è un classe 80’ e sarà dura per lui avere a che fare con gli attaccanti nerazzurri. Mancherà anche Badu che è un giocatore che lotta in mezzo al campo per cui i bianconeri saranno ancora pià schiacciati verso la difesa. Sarà una partita con l’Inter che cercherà di fare gioco e probabilmente ci riuscirà e l’udinese che cercherà di rimanere più coperta possibile.
Qual è la causa principale di questo avvio stentato della squadra Friulana? Con Colantuono e il mercato estivo si è messa a posto la retroguardia che negli ultimi anni aveva dato non pochi problemi, nonostante questo però la diesa continua a fare acqua con 20 reti subite. Quanto può pesare questo contro l’Inter?
Negli ultimi anni non è successo quello che regolarmente sosteneva il modello Udinese. Nel corso di una stagione arrivava della gente che fino a gennaio/febbraio non vedeva il campo ma che poi nel girone di ritorno si imponeva, guadagnava credito e diventava titolare nella stagione successiva. Nelle ultime due stagioni non c’è stato un giocatore che si è imposto nel corso del campionato. Sono mancate le scelte giuste in sede di mercato. Oggi sconti quel tipo di situazione in cui non è emerso nessuno negli anni precedenti che potesse essere decisivo in prima squadra. Avrebbe dovuto esserlo Bruno Fernandes ma ancora non è pronto e pur avendo avuto fiducia da Colantuono ha deluso. Ad oggi infatti, usare lui come mezz’ala è compromettente, perché non è un interditore e non sa nemmeno impostare il gioco o creare occasioni per i compagni. Un giocatore atteso per la definitiva consacrazione e mai uscito fuori veramente.
Un altro problema dell’Udinese oggi è Di Natale, vera e propria bestia nera dell’Inter negli ultimi anni. Pensa che contro un avversario come i nerazzurri Totò possa dare la svolta al suo campionato?
Questa è la partita peggiore per dare una svolta al campionato. Di Natale giocherà e sicuramente avrà qualche occasione o riuscirà a crearla per i compagni ma l’Inter è una squadra che subisce pochissimi gol per cui mi sembra davvero difficile che l’Udinese possa segnare ai nerazzurro. Un risultato positivo potrebbe essere un pareggio, ma tutt’al più vedo uno 0 a 0.
Il 3-5-2 di Colantuono è un modulo quadrato che permette ai giocatori di non sfaldarsi troppo e rimanere saldi nelle loro posizioni, contro una squadra solida come l’Inter pensa che il tecnico bianconero possa apportare qualche modifica tattica?
Colantuono giocherà sempre col 3-5-2 e questo è fuori dubbio. Magari potrà cambiare qualcosa in caso di risultato penalizzante negli ultimi 15/20 minuti di gioco inserendo un giocatore più propositivo al posto di uno magari più abbottonato ma il 3-5-2- è stato, è e sarà sempre il suo marchio di fabbrica.
L’Udinese deve fare i conti con una vagonata di indisponibili. Quale assenza peserà di più e perché?
I due assenti più rappresentativi saranno Danilo e Badu. L’assenza di Danilo peserà di più perché quest’anno è tornato a livelli su cui non stava l’anno scorso a causa di un campionato deludente. Non è molto veloce ma è un giocatore che ha personalità e che tiene a bada il reparto da solo. Mancherà molto lui.
Ringraziamo Nicola Angeli e UdineToday per la disponibilità.
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This post was last modified on 11 Dicembre 2015 - 13:38