Difficile stabile se con primati raggiunti o da raggiungere una squadra sia forte, l’Inter attuale naviga sugli stessi numeri del Triplete di Mourinho: ha una difesa impenetrabile e un attacco che dopo mesi di magra ne rifila 4 in un campo difficile come il Friuli. No, questo non basta.
Ma non basta non agli interisti, ma ai critici che non credono e non vogliono vedere quanto l’Inter sia tornata grande. Se il Napoli perde contro il Bologna si dice che la partita poteva durare altri 5 minuti per la tripletta di Higuain, se la Juve raggiunge la finale di Champions ha toccato l’apice di qualcosa di storico, qualcosa che ravviva il calcio italiano, se l’Inter raggiunge la stessa finale, vincendola, è solo perché ha avuto fortuna nella semifinale contro il Barcellona in 11 contro 10.
Ma in campo europeo per ora i detrattori hanno vita facile, l’Inter manca da parecchio dalla coppa che conta, i bianconeri dicono che da vent’anni sono sempre ad alti livelli, seppur dimenticando che in quest’arco di tempo hanno vinto anche il campionato di Serie B e lo scandalo Calciopoli stando agli atti legali non è di matrice nerazzurra, ma tutta bianconera.
Il Milan invece sta in silenzio, e questo da una parte fa piacere, i rossoneri infatti non riescono a trovare un motivo per detrarre qualcosa dai successi nerazzurri, ci hanno provato dando la colpa agli investimenti, ma il giocatore più caro dell’estate nerazzurra è Kondogbia, 3 punti con un gol al Torino ma ancora talento da esplodere. Allora l’altra squadra di Milano ci ricorda di essere il club più titolato al mondo, senza ovviamente chiedere al Boca Juniors, e pensare che con tutti i soldi spesi per gli allenatori nel dopo Ancelotti magari un pensierino a un top player si poteva fare.
Restano le romane e la Fiorentina. Roma e Lazio vivono l’ennesima isteria di una città che vuole vincere, subito, non domani, quindi se l’Inter va in fuga Dzeko e Salah la riprenderanno, mentre la Lazio con Pioli promette il colpaccio per il prossimo turno. Restano i viola, la squadra che ha espugnato San Siro per 4-1 vive una favola, e a differenza delle grandi lo fa senza denigrare la capolista con titoloni su giornali, seppur parlando di episodi fortunati per l’Inter, dimenticando le espulsioni contro i nerazzurri e i meriti reali del primato della squadra di Mancini.
In ogni caso l’essenziale è parlare e farlo male. Perchè fa scomodo essere tornati grandi ed è troppo facile arrivare a insinuare che squadre come l’Udinese ieri abbiano spianato la squadra all’Inter con errori grossolani. Sì, perchè se l’Inter è lì non può che essere un caso.
Intanto i nerazzurri possono godersi una domenica pomeriggio comodi sul divano con le favorite dietro a sgomitare per avvicinarsi alla squadra che solo per puro caso è davanti a tutte. Il rumore dei nemici sta tornando…