Con la sfida di Coppa Italia tra Inter e Cagliari alle porte, la Gazzetta dello Sport ha intervistato l’ex presidente nerazzurro Massimo Moratti, per una sfida che lo vede coinvolto emotivamente da entrambe le parti. Nonostante non sia più presidente, ma solo un socio di minoranza (30% circa le sue quote), il figlio di Angelo riscuote sempre un grande successo, come accaduto pochi giorni fa quando all’arrivo ad un evento in cui erano presenti anche Ljajic, D’ambrosio, Brozovic e Jovetic, i tifosi hanno intonato cori e applausi per il presidente del Triplete e di tante vittorie. Per un incontro al Coni a Roma Moratti non potrà essere presente per la sfida di stasera.
Massimo Moratti, avrebbe preferito evitare una sfida secca contro il Cagliari per questioni emotive o per la forza dell’avversario?
«Invece sono molto curioso di vedere come va a finire. Il Cagliari non è primo come noi, ma per la Serie B mi sembra francamente fuori categoria. Bello affrontarci, anche per verificare la tempra delle due squadre. Senza dimenticare che l’anno scorso hanno vinto a San Siro 4-1…».
Per lei il Cagliari non è un avversario qualsiasi.
«Naturalmente farò il tifo per l’Inter, ma questo non toglie che provi un affetto speciale per il Cagliari. Tommaso Giulini ha fatto un lavoro straordinario. Malgrado sia nel calcio da poco e la retrocessione, ha costruito una rosa fortissima».
Avendone già vinte 10 tra campo e panchina, la coppa Italia per Mancini è il giardino di casa.
«Per lui è fondamentale, ma anche per la squadra è uno dei due obiettivi stagionali. Soprattutto in un anno senza coppe europee, mantenere un impegno durante la settimana permetterebbe al gruppo di conservare la giusta tensione».
Se è per quello, Mancini sta comunque utilizzando e tenendo tutti sulla corda.
«Quest’anno abbiamo proprio una rosa completa, di giocatori forti, con una super panchina che dà fiducia anche al resto del gruppo e ai tifosi. Bravissimi i giocatori e bravissimo Mancini. Ora poi si vede anche un bel calcio».
E a livello di classifica l’ultima domenica è stata perfetta per l’Inter, salita a +4 sulle seconde.
«Sembra. Io avrei preferito che Juventus-Fiorentina finisse con un pareggio».
Sono i bianconeri l’avversario più temibile?
«Sì, anche perché al ritorno avranno quasi tutti gli scontri diretti in casa. Pure le altre non molleranno, ma la Juve vince perché è davvero forte. All’inizio le girava tutto contro, ora invece sono tornati. Sono pericolosissimi come sempre, anche perché più abituati a vincere rispetto alle altre. Però…».
Però?
«Però credo che anche loro rispettino noi. Questa Inter è veramente molto solida».
Negli ottavi di Champions la Juve se la vedrà col Bayern.
«Sorteggio tremendo, ma non li darei certo per spacciati».
Per voi è meglio se vanno avanti e sprecano energie in chiave campionato? «Non sono così convinto. Noi a furia di andare avanti e gasarci abbiamo vinto il Triplete…».
This post was last modified on 15 Dicembre 2015 - 08:47