Luis Figo, impegnato in Kuwait con altre vecchie stelle del calcio mondiale, è stato intervistato dalla Gazzetta dello Sport, dove ha parlato soprattutto del’Inter, squadra in cui ha chiuso la sua carriera da giocatore e iniziato quella da dirigente. Tanti ricordi, parole al miele e opinioni sull’Inter di oggi, di quel Mancini con cui lui ebbe qualche piccolo problema, ora superato:
“Non sono la persona più indicata per parlare di Mancini, ma se l’Inter vince con lui in panchina io sono molto contento”.
E’ di sicuro Massimo Moratti a prendersi gli elogi migliori, da sempre avvezzo a farsi ricordare positivamente dai giocatori:
“E’ stato il <<giocatore>> più importante, senza di lui nulla sarebbe stato possibile. I risultati dipendono da allenatore e giocatori, ma alla base di quel grande ciclo vincente c’è stata la sua infinita passione”.
Sarà possibile un altro ciclo? Figo pensa in positivo:
“La squadra ha cambiato completamente la struttura e finalmente si è lasciata alle spalle il momento difficile degli ultimi anni. C’è l’entusiasmo giusto per lottare per il campionato e per tornare in Champions. I nerazzurri hanno una grande caratteristica ed è la fame per aver vinto poco nelle ultime stagioni”.
Duello con la Juve ma non solo, le altre rivali non mancano di certo:
“Con la Juve c’è grande rivalità, i bianconeri sanno gestire la tensione e le pressioni di una stagione lunga e intensa, è il loro aspetto più pericoloso. Ma non ridurrei la corsa a due sole squadre, non sottovalutate la Fiorentina del mio amico Paulo Sousa”.
This post was last modified on 19 Dicembre 2015 - 10:18