Il tifoso, quello che si vede quando si vince, ha memoria corta e nel caso dell’Inter non attendeva altro che rimproverare una follia di Felipe Melo.
Dopo ieri la critica ci sta tutta, Melo andava sostituito dopo venti minuti di gioco, troppo lontano da Medel, incapace di verticalizzare, nervoso e pronto al fallo. Niente di nuovo sul carattere, ma ci si dimentica che fino ad Inter-Lazio la coppia Medel-Melo ha sempre regalato grandi prestazioni.
Non si scopre oggi che non sono artisti del calcio ma protagonisti di un gioco più fisico, anche se poi chi va a difendere Felipe Melo si trova davanti ad una sacrosanta fesseria come il rigore su Milinkovic-Savic, che rende il giocatore indifendibile.
Che cosa sia passato nella testa del brasiliano non si sa, il fallo su Biglia è figlio del nervosismo di chi sa di averla combinata grossa, perché un conto è pareggiare e un altro far perdere la propria squadra con giocate suicida.
Il lato positivo è che la falla di un giocatore che apre e crea manovra potrebbe essere il regalo di mercato invernale, un Pirlo ipotesi difficile ma anche un Brozovic forte del suo essere “tuttocampista” possono essere la soluzione, senza dimenticare che i nerazzurri senza il classico genio della manovra sono primi in classifica, e non la squadra che compra di tutto per riaprire il campionato.