Dopo il secondo scontro diretto dell’anno al San Paolo tra Napoli e Inter, vediamo le valutazioni della squadra nerazzurra, uscita vincitrice e qualificata in semifinale con pieno merito.
Handanovic 7: anche stasera compie quei 3/4 interventi essenziali per mantenere in vita e salvare la sua squadra. La solita inossidabile certezza.
Nagatomo 7: il giapponese è indicato sempre come uno dei peggiori, ma stasera ha sfoderato una prestazione ricca di qualità e sostanza. Non vacilla dinanzi a Mertens ed è preciso nei movimenti.
Miranda 7: il brasiliano si dimostra ancora una volta, tanto per cambiare, leader straordinario e impeccabile. Trasmette sicurezza, non sbaglia un intervento e sa essere sia essenziale che elegante nei disimpegni.
Juan Jesus 6,5: prende egregiamente il posto dell’opaco Murillo, ben figurando accanto a Miranda e senza lasciarsi annientare da cali di concentrazione improvvisi. Si dimostra una validissima alternativa.
Telles 6,5: il brasiliano cresce tantissimo in fase difensiva, cancellando Callejon ed effettuando più di qualche diagonale vincente. Sempre pulito nel giocare la palla.
Medel 6: banale in fase di impostazione, ma prezioso come al solito nel fare legna nella sua zona. Sfiora anche il goal con una pregevole conclusione.
Kondogbia 5,5: il francese, quando ci mette il fisico, fa prevalere tutta la sua forza, ma in fase di appoggio continua a non migliorare, mostrandosi sempre timido, legnoso e impacciato.
Biabiany 6: corsa a perdifiato lungo tutta la fascia e capacità di mettere in allarme la difesa avversaria con il suo spunto in velocità.
Ljajic 6,5: in ombra e meno fantasioso rispetto al solito, chiude la sfida con una cavalcata vincente e con la giusta freddezza davanti a Reina.
Perisic 5: il croato vive più ombre che luci, sbagliando più di qualcosa in fase di appoggio e facendosi spesso fermare da Hysaj nel l’uno contro uno in velocità.
Jovetic 6,5: pochi spunti, tanti sbagli è un po’ di incostanza. Cancella tutto con una straordinaria prodezza, che può e deve far ripartire lui e l’Inter.
Palacio 6: lavoro sporco, sacrificio e capacità di tenere e giocare la palla. Sempre prezioso.
Felipe Melo SV
Allenatore, Roberto Mancini 7: prepara la sfida alla perfezione, difendendosi con ordine e trovando in contropiede le ripartenza vincenti. Da capire cosa sia successo con Sarri, ma ci piace così, carico, determinato e ruspante.