I numeri dicono tutto o niente, ma studiando le statistiche si nota che l’Inter contro il Carpi ha dominato, il risultato però è uno scialbo 1-1 con grandi recriminazioni nerazzurre.
Il possesso palla recita 71% a favore dei padroni di casa, 18 tiri contro 12 di cui 7 in porta, 21 punizioni sprecate contro 10 e 7 angoli non sfruttati, più una superiorità numerica per espulsione di Pasciuti andata più a favorire il Carpi.
L’Inter esce da San Siro con una delusione profonda, una mancanza di cattiveria che non regala scudetti e rischia anche la Champions League, due punti persi che possono essere sintomo di rammarico a fine anno, quando magari in un campionato equilibrato si arriverà allo sprint.
Jovetic non gioca, dunque prosegue il discorso che con Icardi non possono stare insieme, Juan Jesus fa respirare Miranda ma quando segna Lasagna i vecchi incubi ritornano alla memoria, l’attacco non punge, Palacio ha volontà ma anche tanta ruggine da buttar via, il centrocampo ritrova Melo ma non conquista.
Il mercato nella settimana finale dirà che Inter ci sarà da febbraio in poi, con la vittoria di oggi la Champions non sarebbe traguardo impossibile e anche qualcosa in più, invece tutti a casa col rammarico che questa partita sarà oggetto di recriminazioni future, con Mancini pronto a smentirci.