Come analizzato da Tuttosport, c’è stato un periodo della storia nerazzurra recente in cui in casa Inter si parlava “argentino”. Alcuni maligni denominarono il gruppo di giocatori albiceleste il “clan dell’asado” per spiegare come nell’Inter dominassero i vari Zanetti, Cambiasso, Samuel. Quel gruppo sotto la “tirannia” del club dell’asado ha vinto 15 trofei in 10 anni.
Quest’anno la storia sembrava un po’ cambiata. Meno argentini e tanti giocatori slavi, alcuni impprtanti e decisivi che avevano quasi cambiato l’impronta dell’Inter. Solo un periodo breve però, perche se fino a metà dicembre la metà dei gol dell’Inter era stato segnato da giocatori dal suffisso in “ic”, oggi l’Inter anche se con meno elementi, si dimostra sempre a tinte albicelesti. Mauro Icardi capitano è quello che rappresenta l’ArgentInter sul campo, sul mercato dove Banega è ormai cosa fatta e si lavora per Lavezzi con cauto ottimismo.
Chi però ha preso sempre più potere dopo gli anni di capitano è Javier Zanetti. Dopo il primo anno da vicepresidente ad imparare bene il mestiere, El Tractor ha preso in mano la gestione dell’area tecnica. Tanti esempi dell’ultimo periodo per mostrare quanta rilevanza ha Zanetti anche dopo il ritiro dall’attività agonistica: ha presentato al club i mediatori dello Shangai per l’affare Guarin, in prima persona ha fatto da contatto per gli affari Banega e Lavezzi, che conosce bene anche per averci giocato in nazionale, è stato il rappresentate principale del gruppo di interisti che ha incontrato i tifosi nella notte post derby.
Poi, ultima cosa ma non per importanza, per confermarsi sempre l’ottima persona che abbiamo conosciuto nei campi da gioco di tutta Italia ed Europa, Zanetti è anche l’unico a non c’entrare nulla con la quasi truffa di Etihad, uscendo assolutamente pulito dal fatto.
This post was last modified on 5 Febbraio 2016 - 11:36