Tempo fa si era parlato di prostituzione intelletuale o più comunemente accanimento contro i nerazzurri, all’epoca la squadra di Mancini era prima e non mancavano le critiche.
Ora, con un gioco che latita, ci si sposta oltre alle critiche alla squadra, si entra nel bilancio societario e si fa il punto della situazione, tra un Thohir che pensa a cedere e un Moratti che intende lasciare il suo pacchetto azionario.
Non è poi così difficile scagliarsi contro l’Inter, il tycoon indonesiano è certamente poco presente agli occhi dei tifosi ma, come spiegato da Eder e le tante chiamate ricevute per caricarlo, il presidente è presente e molto più carico di quanto possa sembrare agli occhi del tifoso esterno.
Poi a smentire tocca a Massimo Moratti, la clausola di un disimpegno dopo 3 anni di Thohir non è un prestito con obbligo di riscatto, ma una possibilità di riscatto, in questo caso di uscita societaria, cosa che al presidentissimo (perché il palmares lo eleva a tanto) non passa neanche per la testa, ma una volta in più servono smentite a notizie uscite su giornali o tv che evidentemente hanno “a cuore” l’Inter.
Ma se a pesare è la proprietà dell’Inter e un sogno Champions in bilico le critiche societarie andrebbero fatte anche a chi è in concorrenza per il terzo posto, con la Fiorentina che, proprietà italiana, ha fatto infuriare Paulo Sousa per un mercato altalenante, una Roma con Pallotta che ha appena fatto naufragare il progetto Garcia e un Milan immobile in campagna acquisti e che attende ancora mister Bee.
Però in prima pagina se si pensa a problemi societari ci finisce l’Inter, da una fantomatica sponsorizzazione di Etihad alla Nike che ancora non sa cosa mettere nelle maglie per l’anno prossimo, da un Mancini pensieroso che appena cambia stato e diventa furioso fa parecchio parlare di se, da una difesa che passa dal non far passare nessuno a far passare Lasagna e 3 colpitori di testa del Verona, da un Jovetic abulico ad un Eder che corre ma non segna.
Di carne al fuoco ce ne sarebbe tanta, perché in un caso o nell’altro l’Inter farà sempre discutere, da un Triplete che gli avversari invitano a dimenticare ad un presidente che deve sempre smentire qualsiasi cosa, ma la domanda è, siamo cosi sicuri che le altre squadre stiano meglio?
La risposta l’avremo a fine campionato, un quarto posto sarebbe ulteriore benzina su un vasto incendio, ma le fiamme non sfiorano solo l’Inter.