“Se sono contento alla Samp? Di più”. Queste le parole di Ranocchia, passato in prestito dall’Inter al club genovese. Il difensore umbro, è intervenuto ai microfoni de Il Secolo XIX, descrivendo così le sue impressioni per la nuova avventura dopo 5 anni in nerazzurro: “Ho molti più stimoli oggi di un mese fa. Io l’ho vissuta come una cosa semplice. Lo so che per molti andare dall’Inter alla Samp è un passo indietro. Per me, no. Sentivo il bisogno di cambiare per ritrovare serenità e il divertimento nel gioco. L’ultimo periodo a Milano mi aveva un po’ logorato. Avevo diverse possibilità, anche all’estero, anche economicamente allettanti. Ma ho fatto questa scelta, la Samp è una società importante, dalla storia importante. Montella mi ha fortemente voluto. Ho detto subito “sì”, poi i tempi si sono un po’ allungati per questioni… burocratiche”.
L’INTER “La mia esperienza all’Inter è stata educativa. Mi ha fatto crescere tantissimo. E tra l’Andrea di un mese fa e quello di oggi c’è già una bella differenza. Gli ultimi tempi avevo perso serenità, in campo e anche fuori. Ho sempre fatto tutto per il bene dell’Inter. Poi ho sentito che era arrivato il momento di andare via e quando prendo una decisione, la vivo al cento per cento. Se mi avessero detto che avrei giocato titolare fino alla fine del campionato avrei comunque chiesto di essere ceduto. Non ce la facevo più. Il ds Ausilio e Mancini sono stati molto corretti con me e mi hanno offerto la completa disponibilità a darmi una mano”.
PRESSIONI “Non sento la pressione. O meglio, la pressione forte era quella di Milano. Questa è di un altro tipo. Giorno dopo giorno sto ritrovando quella passione che ultimamente avevo un po’ smarrito. E la pressione è l’opposto della passione. Penso solo a fare il meglio che posso per la Sampdoria, a ritrovare il prima possibile la forma migliore. Come si vive in prestito? Perché, sono in prestito? In questo momento per me esiste solo il presente, la Sampdoria, battere l’Atalanta anche al 90’ con un ‘autorete. Poi, si vedrà”.