Il 2016 è un tunnel senza fine: altra beffa allo scadere per l’Inter e Champions più lontana

L’Inter esce dal  Franchi battuta e abbattuta, il massimo segno di incapacità di risolvere le partite in vantaggio e un isterismo crescente. Ancora una volta, come in tante partite di questa stagione, la partita era anche iniziata bene con un primo tempo ben giocato e chiuso in vantaggio grazie alla rete di Brozovic. Ahimè per questa Inter non c’è limite al peggio e quindi anche l’ennesima serata del rilancio diventa invece una conferma di un tunnel senza fine che dalla sfida con la Lazio di fine anno vede i nerazzurri con una media-punti da retrocessione.

La direzione di Mazzoleni lascia perplessi con delle incongruenze sulla gestione dei cartellini ma in momenti come questi appellarsi a cause esterne rischia di diventare fine a se stesso. Ecco che ancora una volta i nerazzurri sono incapaci di chiudere una partita, film già visto quest’anno e che con la Fiorentina è doppiamente grave, uno per la sconfitta, due per aver perso con una diretta avversaria per la Champions, quel decantato posto che ora dista 4 punti. Non sono i 4 punti in sè un ostacolo insormontabile quanto invece la quasi certezza che, ad ora, uscire da questo momento rischia di diventare davvero difficile.

Il mercato invernale ha portato Eder, ma il giocatore ex Samp non riesce ad incidere e anzi appare in calo rispetto al periodo d’oro di inizio campionato, al contrario di Palacio che da punta esterna dà corsa e voglia ma al momento e quasi totalmente isolato. Purtroppo la sponda nerazzurra di Milano sa bene quanto questi momenti rischino di diventare una montagna insormontabile che si può superare solo con cattiveria e intensità, qualità che ora sembrano proprio mancare ai ragazzi di Mancini.

Di questo passo la tragedia nerazzurra si compie atto dopo atto: ogni gara è un tassello in basso in classifica, non c’è orgoglio e non c’è rabbia, non fanno paura neanche i milioni di debiti e un’estate che senza Champions sarà di passione fra cessioni illustri e sogni ancora una volta infranti. A meno di clamorose sorprese la stagione 2016-17 sarà l’ennesimo anno zero. O poco più.

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