Nuovo appuntamento con la nostra nuova rubrica Parola all’avversario per la quale ogni settimana intervisteremo un giornalista della squadra che i nerazzurri si troveranno ad affrontare nella successiva giornata di campionato al fine di analizzare le dinamiche del match anche dal punto di vista degli avversari.
Il prossimo match in cartello per la nostra rubrica è Fiorentina – Inter e per questo siamo andati ad intervistare Alessio Crociani redattore di ViolaNews.
Entrambe le squadra hanno pareggiato nell’ultima di A, i nerazzurri inseguono il terzo posto a -1 con la Roma in agguato a -3. Che partita possiamo aspettarci?
Mi aspetto una partita giocata a viso aperto da entrambe le parti nonostante le squadre non stiano attraversando un grande momento di forma. Dalla parte nerazzurra peseranno principalmente le motivazioni di classifica, ma anche la voglia di rivalsa per il pesante passivo dell’andata. Per la Fiorentina questa partita rappresenta invece un vero e proprio bivio a livello psicologico dopo il calo di gennaio ed i segnali di ripresa mostrati nell’ultima gara di campionato a Bologna.
All’andata non ci fu storia con il match che si chiuse con un netto 4 a 1 per la Fiorentina. Da quel match tuttavia i nerazzurri cominciarono ad ingranare fino ad arrivare in vetta alla classifica con i viola a inseguire a breve distanza. Ad un girone di distanza quanto sono cambiate, secondo lei, le aspettative e le motivazioni delle due squadre?
Le cose, almeno in casa viola, sono totalmente cambiate rispetto a quella partita. Sembra passato un secolo. Le motivazioni sono le stesse, ma il gioco della Fiorentina non è più fluido allora. Anche alcuni singoli sono calati vistosamente: emblematico l’esempio di Kalinic, vero e proprio mattatore della gara di San Siro. Oggi l’attaccante croato paga le scorie di una stagione iniziata addirittura a metà luglio tra le fila del Dnipro. Credo però che sia quella di Badelj l’assenza più pesante per Paulo Sousa: il centrocampista è tornato ad allenarsi assieme al gruppo solo ieri dopo l’infortunio muscolare patito contro la Lazio. L’Inter, vista dall’esterno, sembra una squadra di cui non fidarsi, al di là della flessione accusata nel girone di ritorno. Ha un parco attaccanti da brividi e in difesa potrà contare sul rientro prezioso di Miranda. Lo scudetto è stata un’illusione, così come lo è stato per la Fiorentina, ma oggi la qualificazione ai preliminari di Champions è un obiettivo da non farsi sfuggire.
Dal punto di vista tattico pensa che Sousa imposterà una formazione simile a quella dell’andata dove comunque si prese qualche rischio oppure cambierà qualcosa?
Paulo Sousa ultimamente ha lavorato sul 4-2-3-1, modulo forse un po’ troppo spregiudicato per una partita come quella di domenica sera ma perfetto per sfruttare al meglio l’imprevedibilità di Tello. Resta difficile da capire se preferirà affidarsi al “vecchio” 3-4-2-1. In quest’ultimo caso non è escluso che si possa vedere Zarate in campo dal primo minuto.
L’allenatore portoghese può contare su un parco attaccante di tutto rispetto. Contro una difesa molto “fisica” come quella nerazzurra che attaccante schiererebbe se fosse il tecnico viola?
Se da una parte Kalinic non sta attraversando un grande momento di forma, dall’altra Babacar si è dimostrato inaffidabile nelle ultime gare in cui è stato impiegato. Per una partita del genere punterei sul sicuro, quindi su Kalinic. Il numero nove viola ha già dimostrato di possedere la chiave giusta per scardinare la difesa nerazzurra.
In quale zona del campo pensa si concentrerà il fulcro del match?
A centrocampo, come in ogni partita. I muscoli dell’Inter contro il fosforo della Fiorentina. I viola dovranno essere bravi a non patire il pressing alto dei nerazzurri.
Ringraziamo Alessio Crociani e ViolaNews per la disponibilità.
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