Come è cambiata l’Inter nel 2016. Una squadra che ad inizio gennaio si trovava al primo posto in classifica e ora rischia addirittura l’accesso diretto all’Europa League. Tutto questo in 40 giorni. Come scrive la Gazzetta dello Sport, i nerazzurri hanno una media simile a quella del Frosinone nelle ultime 7 partite (6 punti), e quello che più spaventa è che l’Inter non c’è più con la testa. Una squadra che fuori casa faceva le sue fortune, una squadra con la miglior difesa del torneo che prende gol da chiunque in qualunque modo, un cambio di rotta che spaventa ancora di più perchè dietro c’è un Milan che ah recuperato 9 punti ai cugini e sogna il sorpasso.
Non c’è più quell’Inter brutta e vincente, tanto criticata ma concreta, che vinceva tanto, e spesso per 1 a 0. I finali di alcune partite hanno partecipato sensibilmente alla crisi. Berardi al 95esimo, Lasagna al 93esimo, Babacar sempre al 93esimo e mettiamoci anche la follia di Melo con la Lazio a dicembre. Quando c’è da mettere fisico e faccia tosta nel finale, l’Inter trema e sono stati buttati 6 punti così, e quelli con la Viola pesano il triplo.
Oltre tutto questo, c’è un nervosismo divagante tra i giocatori e Mancini, il primo a rendersi pubblicamente adirato e forse a contagiare i suoi ragazzi, che quasi si sentono giustificati nelle reazioni nei confronti di qualche arbitro. Altro aspetto questo che va migliorato, considerato anche le 8 espulsioni stagionali, un’enormità. Il silenzio stampa di Firenze, più che una protesta, è stato un modo per non ricadere in certe trappole e rischiare ulteriori squalifiche.
I problemi si risolveranno solo con i gol e le vittorie. Non c’è altro modo e chi può aiutare in questo è sicuramente Eder. Aquistato per fare gol, per ora è a quota 0 in 4 partite. Non è l’ambientamento il problema. L’ex Samp gioca troppo lontano dalla porta a fare gol così diventa difficile.
This post was last modified on 16 Febbraio 2016 - 09:48