Nuovo appuntamento con la nostra nuova rubrica Parola all’avversario per la quale ogni settimana intervisteremo un giornalista della squadra che i nerazzurri si troveranno ad affrontare nella successiva giornata di campionato al fine di analizzare le dinamiche del match anche dal punto di vista degli avversari.
Il prossimo match in cartello per la nostra rubrica è Inter – Sampdoria e per questo siamo andati ad intervistare Giuseppe D’Amico redattore di SampdoriaNews.
Partita più complicata di quella che sembra quella tra Inter e Sampdoria con i nerazzurri che devono tornare a vincere dopo gli ultimi deludenti risultati e con i blucerchiati che dal canto loro devono allontanarsi dalla zona retrocessione. Che partita possiamo aspettarci?
Sarà sicuramente un appuntamento cruciale per entrambe le squadre. Sebbene siano in posizioni di classifica molto differenti, Sampdoria e Inter sono alla disperata ricerca di risultati per guadagnare punti sulle rispettive concorrenti. Mancini ha optato per il ritiro, scelta che potrebbe far ritrovare la concentrazione ai suoi; anche alla Samp era andata bene dopo il mini-ritiro a Catania, con 7 punti in 3 gare. Il successo però non è matematico. La Samp viene da un momento complicato, i ragazzi in trasferta hanno dimostrato di saper reagire allo svantaggio, ma non occorre andare sotto di due gol per trovare motivazioni. Quello che manca è la continuità di rendimento. La squadra vive di spunti singoli, sprazzi di indubbia qualità seguiti spesso da sciocche amnesie difensive. L’assetto non è ancora equilibrato, ci vorrà tempo per l’amalgama del gruppo, ma il piatto piange e il Frosinone è vicino. Sarà dunque una partita fisica, maschia, con i blucerchiati che cercheranno di strappare il pallone a metà campo per poi ripartire in contropiede. L’Inter però è una squadra che spesso preferisce far giocare l’avversario. Vedremo chi la spunterà.
All’andata fini 1 a 1 per un pareggio che non accontentò nessuna delle due squadre. Cosa è cambiato ad un girone di distanza?
La Sampdoria ha innanzitutto cambiato allenatore. Si è parlato di problemi legati alla preparazione fisica di Zenga programmata in estate, e sebbene Montella non abbia voluto commentare queste voci, credo che a Bogliasco si stia lavorando soprattutto sul piano atletico. Per portare a casa una salvezza tranquilla bisogna iniziare a correre, macinare chilometri e mangiarsi gli avversari. La Samp direi che è cambiata in questo: meno grintosa, meno concreta. L’Inter invece ha forse patito un po’ troppo l’alta quota: dopo qualche anno di “mediocrità”, i nerazzurri si sono trovati di nuovo al comando e i leader dello spogliatoio non hanno saputo evitare le vertigini. Sono state fatte tante analisi sui continui cambi di moduli e formazioni da parte di Mancini, ma credo che l’Inter abbia perso un po’ di lucidità, facendo fatica ad adattarsi alle varie filosofie di gioco. Gli ultimi risultati non danno manforte al tecnico, ma l’obiettivo terzo posto rimane ancora a portata di mano. Per quanto riguarda i giocatori, la Samp ha stravolto l’attacco, vendendo Eder proprio all’Inter negli ultimi giorni di mercato e prendendo invece Quagliarella al fotofinish. I nerazzurri hanno sfoltito l’organico invece, mandando in prestito a Genova Ranocchia e Dodò, che contro l’Atalanta forse sono stati i migliori in campo. Occhio a quei due..
Nelle ultime uscite abbiamo visto un Cassano in buona forma, pensa che anche per il match contro l’Inter Montella possa puntare su fantantonio pronto ad agire dietro ad una sola punta? O possiamo aspettarci qualche accorgimento tattico particolare?
In queste ultime giornate Montella ha cambiato molto. L’unico sempre in campo è stato Correa, andato a segno per tre turni di seguito ma un po’ più in ombra nelle ultime due uscite. Proprio l’argentino potrebbe lasciare il posto ad una vecchia conoscenza nerazzurra: Ricky Alvarez. Cassano si giocherà una maglia con Muriel, che ha timbrato il cartellino contro Torino e Bologna. Fantantonio ha giocato bene nei primi 45′ contro l’Atalanta, ma nella ripresa ha patito un evidente calo fisico. La squadra ha bisogno di tenuta atletica, andrà in campo chi per Montella starà meglio fisicamente. Quagliarella invece dovrebbe essere quasi sicuro del posto.
Sul piano della fisicità entrambe le squadre sono messe bene soprattutto in mezzo al campo. Quanto è importante in partite come queste correre fino al 90’?
Come ho detto prima, per uscire da una crisi di risultati occorre grinta, dinamismo e tanta umiltà. Correre per 90′ è un imperativo, soprattutto per la Samp. L’Inter in mezzo al campo è una squadra molto fisica. Toccherà a Fernando contrastare i mediani nerazzurri; con Kondogbia e Medel squalificati, almeno sotto questo profilo, il compito potrebbe essere leggermente più agevole. Anche l’Inter ha però bisogno di uno scossone e ritmo e intensità sono le chiavi per uscire dal momento più opaco del suo campionato.
In quale zona del campo pensa si concentrerà il fulcro del match?
Come si suol dire, le partite si decidono a centrocampo. L’Inter, come detto, non avrà a disposizione Kondogbia e Medel, dunque Mancini dovrà architettare qualcosa. La Samp invece ha Sala fuori per infortunio, mentre in mezzo ci sarà un ballottaggio tra Ivan e Barreto. Credo proprio che chi riuscirà ad avere la meglio nei contrasti sulla mediana potrà essere più pericoloso. Attenzione però anche ai trequartisti: Correa e Alvarez da una parte, Ljajic e Jovetic dall’altra.
Ringraziamo Giuseppe D’Amico e Sampdorianews per la disponibilità.
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