La Gazzetta dello sport analizza la situaizone economica dell’Inter, cosa non ha funzionato e come si é arrivati ad un debito societario ancora molto alto, oltre ai problemi con il fair play finanziario. Thohir aveva in progetto importante, fatto di merchandising, di ambizioni importanti, ma sembra che quasi si stia rendendo conto dell’impossibilità di arrivare ad alti livelli subito, spendendo poco e con un appeal che al momento non é tra i migliori d’Europa.
Thohir non é uno scirocco, uno di quelli che arriva e in una mossati risolve i problemi: prestiti con le banche, rinnovamento dell’assett societario in stile inglese e un progetto anche verso il mercato asiatico in netta crescita. Tutto doveva finire con lo stadio di proprietà, ma quello resta un progetto e solo un’idea.
Thohir sperava o comunque prevedeva entrate maggiori, ma dopo che anche Pirelli ha abbassato la soglia dello sponsor e non ci alternative importanti, il progetto di avere 20-25 milioni di utile come ricavo commerciale non é andato in porto.
Poi c’é la situazione con l’Uefa. L’Inter deve chiudere la stagione con un deficit di massimo 30 milioni. Secondo patti, se si andrà poco oltre, verrà pagata la multa di 14 milioni per ora congelata, ma se si scendesse oltre i 40 milioni, le multe e i problemi sarebbero maggiori. Li si dovrebbe vendere un pezzo da 90 della squadra, cercando una plus valenza importante.
This post was last modified on 25 Febbraio 2016 - 10:08