Finché la squadra subisce poco, e nonostante un gioco tutt’altro che spumeggiante, vince anche se solo per 1 a 0, la difesa si merita i giusti complimenti, così come tutta la squadra, perché la miglior difesa é merito di tutti gli 11 in campo.
Ci concentriamo quindi su un ruolo in particolare: il terzino. Si può parlare di terzino di spinta, una volta si parlava di terzino fluidificante, piu il terzino più difensivo. Ecco, all’Inter non c’è nessuno di questi. Forse il solo Alex Telles, buon piede, discreta corsa e fase difensiva niente male. Ma tutti il resto non sono terzini adatti all’Inter, non all’Inter che vuole tornare grande.
Cerchiamo di essere lucidi nell’analisi e non esagerare dopo l’assist di D’Ambrosio a Bonucci di stasera. Queste parole non dipendono da questa partita, che si aggiunge ad una lista di partite in cui i terzini nerazzurri hanno fatto la differenza in negativo. Senza voler citare troppi esempi, pensiamo a Santon, il più recente perché ci riferiamo al derby di fine gennaio. Errore grave sul 2 a 0 in un momento già difficile della partita, e il Milan la chiude definitivamente. O Nagatomo: su di lui gli esempi sono diversi, ma pensiamo solo alle due partite con il Carpi. All’andata per fortuna si risolse bene ma il nipponico appena entrato sbaglia la diagonale e regala il pareggio agli emiliani. Al ritorno poi un uscita a centrocampo a vuoto, al 90esimo, con l’uomo in più e Carpi che riparte e per sfortuna sua e di tutti, pareggia con Lasagna.
Solo alcuni momenti della stagione che ti fanno riflettere. Miranda-Murillo é un ottima coppia difensiva, in mezzo c’è tanto fisico e un po di qualità anche se non molta, e in avanti abbondanza (troppa). Ma gli esterni bassi non possono essere sottovalutati. Servono calciatori anche in quel ruolo che facciano la differenza. Oltre Telles (chissà perche non sempre titolare) non c’è un terzino che si sovrapponga, uno che sappia fare un buon cross, uno che in difesa ci metta fisico, testa e grinta. Serve questo anche in quel ruolo, dove forse bisognerà andare a lavorare bene sul mercato. Non solo lì magari, ma é un ruolo che da anni sembra sottovalutato e non é più il caso di farlo, l’Inter non può più permetterselo.