Le pagelle nerazzurre del derby d’Italia, valido per la semifinale di ritorno di Coppa Italia, conclusosi col risultato di 3-0 per i nerazzurri dopo i tempi supplementari. Qualificazione sfumata solo ai calci di rigore.
Carrizo 6.5: inoperoso nel corso di tutta la partita di marca nerazzurra, ma insicuro nelle poche occasioni in cui viene chiamato in causa. Si riscatta al 120′ con due super parate su Morata. ALTALENANTE
Santon 6: torna dopo la disastrosa prestazione contro il Milan, ottima l’intesa sull’out di destra con Perisic nel primo tempo , limita molto bene i pochi attacchi offensivi di Alex Sandro. Cala fisicamente dopo l’intervallo, a causa delle poche partite giocate negli ultimi mesi, tanto che soffre notevolmente nel corso dei tempi supplementari. STOICO
D’Ambrosio 6,5: nell’insolito ruolo di centrale difensivo interpreta molto bene la partita, annullando Morata e riscattando l’errore di domenica sera (ottima la chiusura al 65’ minuto su Morata). Zaza grazia la sua indecisione nel primo tempo supplementare. ADATTATO
Juan Jesus 7: il capitano nerazzurro instaura un duello rusticano con Zaza, beccandosi un’ammonizione al 24’ minuto che limita la sua pur ottima prestazione. Dimostra una buona condizione fisica che permette una grande partita visto che l’attacco bianconero ha avuto pochissime occasioni per trovare la via della rete. MURO
Nagatomo 6: rispetto a Santon, limita le sue galoppate offensive, risultando particolarmente fuori dal gioco nerazzurro e prendendo decisioni poco utili alla manovra offensiva nerazzurra. TIMIDO
Medel 7: gran ordine e grinta a centrocampo, da un suo recupero su Hernanes nasce l’1-0 nerazzurro. Il Pitbull nerazzurro domina il centrocampo e guida ottimamente la fase difensiva della retroguardia nerazzurra. PITBULL
Brozovic 7: al 16’ del primo tempo porta in vantaggio i nerazzurri con un bel destro all’angolino. Propositivo e molto preciso nei passaggi, aumenta i rimpianti sul suo mancato impiego nella partita di domenica sera. Corona la sua prestazione super positiva con la doppietta su calcio di rigore. Si ripete nuovamente con successo nella lotteria dei rigori. EPICO
Kondogbia 6,5: continua il suo momento positivo, dimostra di essere il più in palla fisicamente, continuando nella crescita e nei miglioramenti visti nelle ultime partite del francese. Una botta al capo lo costringe a dare forfait dopo l’intervallo. IMPONENTE (dal 46’ Biabiany 6,5: buona prova da esterno offensivo nel 4-4-2 del secondo tempo proposto da Mancini. Vince ampiamente il duello con Alex Sandro, avendo un’ottima intesa con il super Eder di stasera) TRAVOLGENTE
Perisic 7: del terzetto offensivo nel primo tempo sembra quello più avulso dal gioco nerazzurro, limitandosi al compitino. Col passaggio al 4-4-2 si rende protagonista del 2-0 in avvio di ripresa e di una migliore intraprendenza offensiva. Si procura il rigore con cui l’Inter pareggia il risultato dell’andata e si rende protagonista di numeri su numeri con cui Cuadrado va in bambola. SPETTACOLOSO
Eder 7,5: nel ruolo di centravanti riesce a dare pochi punti di riferimento, dando la sensazione di essere sempre pericoloso, buona visione di gioco e ottimi spunti, tra cui l’assist per Perisic all’inizio del secondo tempo che riapre la qualificazione alla finale di coppa Italia. La sua mobilità offensiva mette notevolmente in difficoltà la retroguardia bianconera. Esce tra gli applausi, IL MIGLIORE (dal 113’ Manaj s.v.: grande freddezza nel rigore tirato da parte dell’attaccante albanese. FREDDO)
Ljajic 6,5: il serbo sembra molto in palla in questa serata, prende una traversa che potrebbe riaprire subito il discorso qualificazione e si rende protagonista di almeno altre due occasioni da goal, soprattutto nel secondo tempo in contropiede, sprecandole malamente. Manca sempre del guizzo vincente INEFFICACE (dal 75’ Palacio 6: solita prestazione di quantità dell’attaccante argentino che entra bene in partita, chiudendo numerose azioni difensive dei bianconeri, sbaglia il rigore decisivo). DECISIVO (In negativo)
Allenatore, Roberto Mancini 7,5: si presenta al Meazza con un 4-3-3 offensivo con il trio Ljajic-Eder-Perisic, che mette notevolmente in difficoltà la retroguardia bianconera. La sfuriata dopo il match di domenica è servita e la squadra ha messo cuore e grinta, dimostrando di esserci e tenerci alla maglia nerazzurra. La botta al capo di Kondogbia porta il tecnico jesino ad un cambio di modulo, passando al 4-4-2 con Biabiany e Perisic esterni, ma stasera i suoi giocatori hanno voglia e grinta per dimostrare ai tifosi nerazzurri di meritare la maglia che indossano. Aumentano i rimpianti per la formazione messa in campo domenica sera, ma ottima reazione della squadra che recupera la disastrosa partita d’andata. Qualificazione sfiorata, ma può essere fiero della prestazione dei suoi giocatori. Si deve ripartire da qui. ORGOGLIOSO