In 4 giorni, con due vittorie simili ma dal peso diverso, l’Inter ha riacquisita un po’ di fiducia. E’ innegabile che, dopo un paio di mesi sciagurati, oltre che a tanti punti in classifica, fosse svanita anche un po’ di convinzione, naturale se passi dal primo al quinto posto in 40 giorni.
A causa di tutto questo, l’Inter tra due turni affronterà la Roma all’Olimpico con l’imperativo della vittoria. Nonostante l’arrivo di Spalletti abbia cambiato radicalmente la situazione dei giallorossi, probabilmente in questo momento i più in forma del torneo, all’Inter sarebbe bastato davvero poco per non dover star lì ad inseguire. Per intenderci, senza subire gol al 93esimo da Lasagna, da Babacar e senza prendere 3 gol a Verona (si tratta di un’impresa), i nerazzurri potevano comunque guardare la Roma dall’alto. Spalletti ha guidato i suoi finora a 7 vittorie di fila, dopo la sconfitta con la Juventus e non scopriamo certamente noi che sono i favoritissimi per la Champions.
Venerdì hanno annientato la Fiorentina, prima rivale per il terzo posto. Tra due settimane sarà l’Inter a scendere in campo a Roma e non ci sarà nessun calcolo da fare. Neanche un pareggio starebbe bene ai nerazzurri, considerata la classifica attuale, senza ipotizzare i risultati del prossimo turno, che resterebbero a 5 punti di distacco. Troppi per chi poi in 9 giornate deve rincorrere una squadra in ottima forma mentale e fisica. Domenica ci sarà il Bologna e vincere ancora, a San Siro, sarebbe l’antipasto giusto per prepararsi al match che vale una stagione. All’andata fu un gol di Medel a decidere una partita che l’Inter passò più a difendersi. Ora è cambiata la Roma ma anche la squadra di Mancini, capace di attaccare e nel caso della partita con i giallorossi, costretta a farlo.