La storia di Adriano Leite Ribeiro è un libro aperto. È la storia di un calciatore che aveva tutto per diventare un campione, e che ha fatto di tutto per non riuscirci.
L’Inter lo nota e, nel 2001, lo porta a Milano, ma soffiare il posto a Ronaldo, Vieri, Recoba e Kallon è un’impresa. Così, dopo aver segnato il primo gol al Venezia, a gennaio il giovane Imperatore viene mandato in prestito alla Fiorentina, dove, nonostante la retrocessione della squadra, riesce a segnare 6 gol. L’anno dopo si accasa al Parma in prestito biennale e con Mutu forma una coppia esplosiva, trascinando la squadra fino a sfiorare la Champions; a fine stagione saranno 15 gol per lui e 18 per il rumeno.
A gennaio l’Inter lo richiama a sé. Con 9 gol sarà decisivo per la qualificazione alla Champions, arrivata per ironia della sorte grazie ad una sua punizione vincente contro il Parma. Nel 2004 e 2005 continua a segnare, raggiungendo quota 12 e 13 in campionato, poi qualcosa si rompe. Adriano inizia a frequentare locali notturni e, soprattutto, a bere, litiga con Mancini e viene escluso dalla lista Uefa. Alcuni giornali parlano anche di una dipendenza da droghe. L’Inter, dopo aver cercato invano di aiutarlo, di comune accordo con il procuratore lo manda in prestito semestrale al São Paulo. In Brasile Adriano ricomincia a segnare, ma una volta tornato in nerazzurro, a causa di continui ritardi agli allenamenti, litiga con il nuovo allenatore Mourinho e viene messo ai margini della rosa.
ECCO IL VIDEO DELLE SUE MIGLIORI PRODEZZE CON LA MAGLIA NERAZZURRA:
This post was last modified on 11 Marzo 2016 - 19:33