Esattamente sei anni fa, il 16 marzo 2010, l’Inter si avviava verso il sogno della Champions League, che poi i nerazzurri avrebbero conquistato un paio di mesi più in là.
La squadra allora di Mourinho si presentò allo Stamford Bridge per affrontare il ritorno degli ottavi di finale contro il Chelsea all’epoca allenato da Carlo Ancelotti: i nerazzurri erano forti del risultato ottenuto all’andata a San Siro, un 2 a 1 firmato Cambiasso-Milito, intervallato dal momentaneo pareggio di Salomon Kalou, ma erano comunque chiamati ad un’impresa per mantenere quell’esiguo vantaggio maturato al Meazza.
Lo Special One stupì tutti, mandando in campo una squadra fortemente offensiva, con un 4-2-3-1 con Pandev-Sneijder-Eto’o alle spalle dell’unica punta Milito. Ma come? L’Inter deve difendere il 2-1 e Mou manda in campo praticamente quattro attaccanti? Erano queste le domande che più o meno tutti, dai tifosi ai media, si ponevano. Ma fu proprio questa mossa che poi si rivelo assolutamente decisiva qualche mese più tardi, quando i nerazzurri vinsero praticamente tutto quello che era possibile vincere.
Ma andiamo alla partita: come prevedibile, era il Chelsea che doveva attaccare per recuperare il risultato e quindi i nerazzurri si misero in attesa delle offensive Blues per poi colpire in ripartenza. Il canovaccio del match è questo, con l’Inter che sbanda in più di un’occasione ma che non viene colpita dal Chelsea, soprattutto nel primo tempo. Nella ripresa invece la formazione di Mourinho prende sempre più campo, per poi realizzare con Samuel Eto’o uno splendido gol con l’esterno sinistro che regala all’Inter la vittoria e la qualificazione ai quarti di finale.
Sei anni fa i tifosi interisti vivevano una serata speciale, una delle tante che hanno vissuto in quella stagione….
This post was last modified on 16 Marzo 2016 - 14:21