Nuovo appuntamento con la nostra nuova rubrica Parola all’avversario per la quale ogni settimana intervisteremo un giornalista della squadra che i nerazzurri si troveranno ad affrontare nella successiva giornata di campionato al fine di analizzare le dinamiche del match anche dal punto di vista degli avversari.
Il prossimo match in cartello per la nostra rubrica è Roma-Inter e per questo siamo andati ad intervistare Andrea Fiorini direttore editoriale di Giallorossi.net.
Roma che arriva da 8 vittorie consecutive, Inter che sembra rinata dal match di coppa contro la Juve, che partita possiamo aspettarci?
“Sarà una partita giocata sui nervi. L’Inter punterà sulla fisicità dei suoi giocatori, sull’agonismo, e davanti si affiderà alle invenzioni dei suoi attaccanti. La Roma farà la partita, punterà più sul collettivo e sul bel gioco. Mi aspetto una gara tesa, con pochi gol”.
Questa partita è fondamentale dal punto di vista dell’accesso alla prossima Champion’s League. Tra l’Inter che ha speso tanto quest’estate e la Roma che da due anni è chiamata a quel salto di qualità che l’avrebbe dovuta lanciare nella corsa scudetto, su quale delle due squadre peseranno maggiormente le pressioni dell’ambiente?
“Le pressioni maggiori sono sull’Inter. La Roma viene da otto vittorie consecutive, e un passo falso ci potrebbe anche stare. Ma anche perdendo sabato, manterrebbe comunque due punti di vantaggio sui nerazzurri e resterebbe favorita per il terzo posto. Al contrario, se la squadra di Mancini dovesse uscire sconfitta dall’Olimpico, sarebbe definitivamente fuori dalla corsa Champions”.
Un girone fa la spuntò un’Inter proiettata verso il primo posto con un gol di Medel che spiazzò una Roma che in questa stagione avrebbe dovuto consacrarsi . Cosa è cambiato da allora?
“E’ cambiato moltissimo in casa Roma. Ora c’è un allenatore nuovo, un gioco nuovo, una mentalità nuova. C’è un ritrovato entusiasmo e tante motivazioni, tutte cose che con Garcia erano andate pian piano sfumando. L’Inter, di contro, è rimasta più o meno la stessa squadra: non ruba l’occhio, ma ha giocatori importanti, e nelle grandi partite è in grado di tirare fuori quel qualcosa in più che non riesce ancora a fare con le piccole”.
La Roma è una squadra d’attacco, con le due ali che fanno un gioco fantastico e che spesso e volentieri vanno in gol, pensi che contro i nerazzurri Spalletti proseguirà con questo tipo di gioco o ci saranno accorgimenti tattici particolari?
“Non penso ci saranno stravolgimenti. La Roma di Spalletti cerca sempre di imporre il suo gioco, e penso che proverà a farlo anche sabato sera. Contro l’Inter vedo ancora una formazione super-offensiva, con Edin Dzeko punta di riferimento, e alle sue spalle il trio Salah-Perotti-El Shaarawy”.
Con Spalletti sembra rinato anche Dzeko che al momento conta 9 reti e 4 assist tra Serie A e Champions e che dovrebbe scendere in campo contro l’Inter. Mancherà probabilmente Icardi che si è procurato un infortunio contro il Bologna. Quanto contano, sotto il profilo tecnico e psicologico, giocatori come i due attaccanti in questo tipo di partite?
“Icardi alla Roma ha fatto già male in passato, risultando decisivo. Ma penso che questa partita Mancini l’avrebbe comunque giocata senza una punta di riferimento. Per quanto riguarda Dzeko, può essere decisivo: domenica scorsa si è sbloccato, e penso che per la Roma possa diventare un’arma in più in questo finale di stagione”.
Da quale reparto nerazzurro ti aspetti più pericoli?
“Più che da un reparto, mi aspetto i maggiori pericoli da due giocatori: Perisic e Ljajic. Il primo è il giocatore tecnicamente migliore che può schierare Mancini, e sta attraversando un gran momento di forma. Il secondo invece avrà grandi motivazioni davanti a quello che è stato il suo pubblico: la Roma dovrà guardarsi soprattutto da quei due”.
Ringraziamo Andrea Fiorini e Giallorossi.net per la disponibilità.
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This post was last modified on 19 Marzo 2016 - 12:20