La Gazzetta dello Sport fa un’analisi dell’Inter, ma non i soliti conti in società, piuttosto valuta i giocatori che nell’ultimo anno e mezza, dall’arrivo di Roberto Mancini in panchina, hanno cambiato il loro valore. Molto più i giocatori che lo hanno aumentato, a dispetto di qualcuno che ha il segno meno vicino.
I due esempi più eclatanti sono quelli di Brozovic e Icardi: il primo, arrivato a gennaio dello scorso anno, fu pagato appena 8 milioni e in estate potrebbe essere venduto al triplo, circa 24 milioni. Stessa triplicazione anche per il capitano nerazzurro, portato all’Inter dalla Samp in cambio di 13 milioni e ora non va via per meno di 35-40.
Non solo loro comunque: entrano in questa ottica anche Murillo, pagato anche lui 8 e ora con un valore vicino ai 20 milioni, o Perisic preso per 16 milioni e con un’ottima seconda parte di stagione, salito almeno a 30. Poi ci sono Medel, 8 milioni e rivendibile al doppio, Handanovic che è stato pagato 12 e dopo 4 anni, con ammortamenti annessi, può essere ceduto a 15. Non scordiamoci dei giovani come Manaj e Gnoukouri, pagati qualche centinaia di migliaia di euro e Juan Jesus, portato a Milano per 3 milioni.
Ci sono anche i giocatori che non hanno confermato il valore pagato dalla società: Eder, 12 milioni di riscatto per zero gol finora, Melo, 3 milioni e mezzo ma poco apporto alla squadra e terzini come Nagatomo e Santon: il giapponese anche rinnovando, non partirà per più dei sei milioni cacciati qualche gennaio fa, l’altro è sparito dal radar dopo i 4,5 milioni per l’acquisto. Infine Kondogbia: in questo momento nessuno pagherebbe 31 milioni più bonus per lui. Mancini dice di aspettare, noi ci fidiamo.
This post was last modified on 29 Marzo 2016 - 10:27