Samaden: “Torneo di Viareggio positivo per l’Inter. Mi ha sorpreso Manaj”

Intervistato da Inter Channel, Roberto Samaden, Direttore Responsabile del settore giovanile dell’Inter, ha parlato del momento attuale che riguarda la Primavera nerazzurra: “Il nostro compito è mettere a disposizione della prima squadra dei giocatori che poi vengono valutati in base alle esigenze e al grande talento che hanno Mancini e Ausilio nel capire le qualità e i momenti dei ragazzi. Nel gruppo della Primavera alcuni più maturi possono essere forse più pronti: penso a Radu, Della Giovanna, Miangue, Correia, ma anche Pinamonti che è il ‘pulcino’ della Primavera ma che potrebbe fare il grande salto”.

Samaden ha poi aggiunto, a proposito del salto dalle giovanili alla prima squadra: “Il salto tra Settore Giovanile e la prima squadra è molto importante, soprattutto per le grandi squadre. Spero si possa partire presto con il progetto delle seconde squadre e mi auguro che possa essere rivista la formula del campionato Primavera”.

Uno sguardo anche al Torneo di Viareggio che si è appena concluso con il successo della Juventus e con l’Inter eliminata in semifinale dal Palermo: “Escludendo i primi 20 minuti della semifinale contro il Palermo il giudizio è estremamente positivo. Non avevamo a disposizione cinque nazionali ed è stata un’occasione per dare spazio anche a dei ragazzi del 1998″.

Samaden

L’obiettivo ora è la conquista della Coppa Italia, con i nerazzurri che affronteranno in finale proprio i bianconeri: “Mi aspetto una finale estremamente equilibrata, la Juventus ha un gruppo forte sul quale ha investito. Sarà una partita difficile anche per loro, perché noi arriveremo preparati e agguerriti. Giocare allo Stadium e al Meazza aiuterà i giocatori a trovare stimoli in più e una spinta maggiore”.

Fra tutti i giocatori che sono passati in Primavera, Rej Manaj è quello che ha sorpreso maggiormente Samaden: “Mi ha sorpreso il modo in cui si è inserito rapidamente un ragazzo che arriva dallo scouting del Settore Giovanile, e cioè Rei Manaj, che negli anni scorsi abbiamo seguito tanto. In questo è stato bravo mister Mancini, che in quei tipi di giocatori sa riconoscere le qualità”.

Consiglio finale per chi da grande vorrebbe intraprendere la carriera di calciatore: “Continuare a coltivare il sogno nella maniera giusta, ovvero divertendosi. Come tutti i sogni, anche quello di diventare calciatore è difficile da realizzare, io stesso ho sempre coltivato anche altro, ho completato gli studi e mi sono laureato. Fino ad un centimetro prima di raggiungere il proprio sogno è giusto pensare anche ad altro, stare ben saldi con i piedi per terra”.

 

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