Geoffrey Kondogbia è stato intervistato in esclusiva dal Corriere dello Sport. Il centrocampista francese dell’Inter ha parlato della Serie A, di Mancini, di quanto possa ancora migliorare e anche del compagno di nazionale Pogba, affrontato quest’anno con la Juventus.
Kondogbia, qual è il bilancio della sua esperienza all’Inter finora?
“Posso fare meglio però sono giovane e ho tanto tempo per dimostrare quello che valgo”.
Il fatto che la scorsa estate sia stato pagato 38 milioni, psicologicamente è stato un peso per lei?
“E’ una situazione che ho già provato. A 21 sono passato al Monaco per 20 milioni, sapevo a cosa andavo incontro. Psicologicamente non sono mai stato condizionato”.
Che differenze ha trovato tra Serie A, Liga e Ligue 1?
“Ogni campionato ha il suo gioco. Il calcio spagnolo è diverso da quello francese e quello francese è diverso da quello italiano. Bisogna essere bravi ad adattarsi il più in fretta possibile”.
La Serie A è il torneo più tattico?
“Sicuramente, ma anche in Spagna e in Francia devi usare la testa”.
In Italia qual è il giocatore che più l’ha impressionata?
“Ci sono tanti buoni giocatori, ma nessuno mi ha impressionato in particolare”.
All’estero invece?
“Ho affrontato sia Messi che Ronaldo. Loro due sono il top”.
E’ giusto dire che i tifosi dell’Inter non hanno ancora visto il miglior Kondogbia?
“Non saprei…sono gli altri che devono giudicare il mio rendimento”.
Che impressione le ha fatto Mancini?
“E’ un allenatore che mi ha dato molta fiducia. Sono all’Inter grazie a lui, devo sdebitarmi”.
Il Mancio vuole trasformarla nel nuovo Yaya Tourè. E’ un paragone che le piace?
“Molto. Adesso sta a me attaccare, difendere e segnare come Tourè. Ho 23 anni e devo lavorare e migliorarmi. Ho le caratteristiche per farlo”.
Magari l’anno prossimo Yaya Tourè se lo ritrova come compagno.
“Sarebbe bellissimo, un sogno”.
Visto l’inizio difficile del 2016 e qualche panchina, non si è pentito di aver scelto l’Inter e non il Milan?
“La classifica risponde per me. RIfarei la stessa scelta, è stata una decisione naturale”
Quanto le manca giocare la Champions che ha assaporato con il Monaco?
“Molto. E’ una competizione che chiunque vorrebbe disputare ogni anno e spero di giocarla il prima possibile”.
Cos’è mancato all’Inter quest’anno per centrare la Champions?
“Matematicamente non è finita e continuiamo a crederci. Abbiamo perso dei punti per strada che non dovevamo, potremmo pagare caro questi errori”.
Con 8 punti di distacco dalla Roma a 7 giornate dal termine, ci vorrebbe un miracolo.
“Bisogna pensare partita per partita senza fare troppi calcoli. Ora vinciamo col Frosinone”.