Ormai il piano A è già dimenticato, la rincorsa al posto Champions è quasi sfumata, tocca al piano B e al consolidamento del quarto posto, non un successo ma una base per ripartire, oltre al mercato, che non sarà come l’anno scorso ma sarà autofinanziato.
Scrive il Tuttosport che Erick Thohir ha dato mandato al Ceo Bolingbroke di studiare la prossima campagna acquisti, acquistando però solo dopo che si vende, con la Uefa che non ha vietato i prestiti biennali ma ha sottolineato di non abusare di una formula che andrebbe contro il Fair Play Finanziario.
Anche per questo motivo Ausilio si è portato avanti con operazioni a parametro zero, vedi Banega e Erkin, buoni tasselli ma per richiedere pezzi pregiati va sacrificato un big, cosa che sia Mancini che lo stesso Ausilio vorrebbero evitare.
Va anche chiarito chi nell’Inter ha ancora intenzione di giocare, questione di motivazioni per chi non ha mai giocato la Champions, che a San Siro sponda nerazzurra non si vede dal 2012, con Handanovic, Miranda e Icardi che sentono la pressione dei corteggiamenti delle big d’Europa, con Marcelo Brozovic che da tutti è indicato come il giocatore costretto a partire, seppur sia il centrocampista di maggior qualità che ha l’età dalla sua parte e margini di crescita impressionanti.
Così, va anche detto che l’Inter non vuole ripartire con l’ennesima rivoluzione di squadra, pochi innesti ma di qualità, calcolando che vanno intesi come “nuovi acquisti” chi riparte dopo un assaggio di Serie A come Perisic e Kondogbia, oltre a Eder che ancora deve ingranare.