Modulo iper-offensivo quello con cui si presenta al Matusa Roberto Mancini, un 4-4-2 camaleontico che non lesina le solite sorprese: out Medel e Kondogbia, dentro Melo, Biabiany e soprattutto Jovetic, che ritrova la maglia da titolare dopo moltissime settimane a discapito di Eder. In difesa spazio al diffidato Telles. Dopo un primo tempo noioso e a reti inviolate, nella ripresa i nerazzurri soffrono non poco, ma ci pensa sempre lui: Mauro Icardi!
HANDANOVIC 6: Dopo un primo tempo di normale amministrazione, poco impegnato dai ciociàri che difficilmente arrivano al tiro, nella ripresa quasi paga un’uscita avventata con conseguente tiro di testa di Blanchard che lambisce il palo, per poi essere salvato sempre dal legno su tiro di testa di Paganini al minuto 63°. Pochi minuti più tardi è la traversa di Pavlovic su punizione a salvargli l’inviolabilità.
D’AMBROSIO 5,5: Partita abbastanza opaca quella di Danilo, che si limita a contenere (talvolta in maniera poco efficace) le azioni della corsia di destra di Stellone. Ammonito al 31° per un’entrata su Kragl.
MURILLO 6: Il centrale colombiano non sembra soffrire troppo l’assenza del suo partner ideale Miranda, ma anzi riesce a trasmettere ordine e serenità a Juan Jesus, con il quale contiene bene quella spina nel fianco di Ciòfani. Nella ripresa quasi paga una disattenzione sui 30 metri, in generale prova sufficiente.
JUAN JESUS 6: Primo tempo tranquillo per il brasiliano, ben assistito dai compagni di reparto con i quali fa schermo ad Handanovic correndo pochi rischi. Nella ripresa si perde Paganini in area, che colpisce il palo.
TELLES 5,5: Il terzino brasiliano ha il merito rispetto a D’ambrosio di proporsi continuamente in attacco (ottima penetrazione in area al 6°, non sfruttata da Icardi), in tandem con Perisic. Contiene abbastanza bene Rosi e Paganini sulla corsia di sinistra, tuttavia è parecchio impreciso in fase di fraseggio e alcuni suoi calci piazzati alle stelle fanno infuriare Mancini. Nella ripresa cala atleticamente e a 5 minuti dalla fine lascia il posto a Santon (s.v.).
FELIPE MELO 7: Decisamente il migliore in campo dei nerazzurri: partita coriacea, utile in difesa dove fa spesso da filtro per i compagni di difesa e si propone nell’impostare, forse con qualche verticalizzazione imprecisa di troppo. Mette parecchie pezze in chiusura, si becca il consueto giallo a 20 minuti dalla fine.
BROZOVIC 6: E’ senza dubbio uno tra quelli meno in giornata dei nerazzurri. Confuso, fa qualche fallo di troppo e ha meno fantasia del solito nella manovra offensiva. Da lui ci si aspetta sempre quel qualcosa in più che oggi non è arrivato.
BIABIANY 6: Da un velocista come lui ci si aspettano sempre continue scorribande: schierato a sorpresa da Mancini, nel primo tempo concretizza poco 1-2 occasioni limpide sulla fascia destra ed è poco intraprendente nel puntare gli avversari. Nella ripresa spreca e non poco coi compagni, dopo il goal del vantaggio.
PERISIC 6,5: Il croato vive un periodo di forma e si vede, considerata la continua spinta a sinistra, purtroppo poco efficace in fase di finalizzazione. Allo scadere della prima frazione va vicinissimo al goal chiudendo sul secondo palo un tiro-cross di Biabiany. Mancini gli chiede più profondità e nella ripresa lo accontenta smistando palloni più pericolosi per i compagni d’attacco e arrivando alla conclusione personale. Suo l’assist per il colpo di testa di Icardi che vale i 3 punti al Matusa.
JOVETIC 6,5: Torna titolare dopo moltissime settimane martoriate dai problemi fisici, ma il montenegrino ha voglia di fare e si vede: dà il via a molte azioni offensive dell’Inter, dettando i tempi in attacco facilitato anche dalla blanda pressione di Gucher nei suoi confronti. Nella ripresa trova la conclusione con più frequenza, specie dopo il goal del vantaggio. Esce all’89° per far spazio a Palacio (s.v.).
ICARDI 7: Il capitano sembra per tre quarti di gara quello visto in parecchie uscite del girone d’andata: evanescente, isolato, si propone poco anche per merito della gabbia difensiva preparata da Stellone per lui, riuscendo tuttavia a procurare gialli a volontà agli avversari. Ma al capitano si chiede sempre e solo quello, il goal: uno straordinario colpo di testa imprendibile per Leali, che impreziosisce una media da grande attaccante.
MANCINI 6,5: Il suo modulo iniziale non sortisce gli effetti sperati: nel primo tempo (a reti inviolate) è tutto un riprendere i suoi, ora Icardi che si muove male, ora Telles che sbaglia i calci piazzati. Nella ripresa, dopo una prima parte di sofferenza, Icardi sblocca e la partita è in discesa. Attende lo scadere per i primi cambi. 0-1 e tre punti, l’essenziale per togliere via pressione e malumori.
This post was last modified on 9 Aprile 2016 - 16:59