Sei punti. Sono quelli che separano il Napoli dallo scudetto e l’Inter dalla Champions. Sei punti che segnano la differenza tra una stagione che rispetti le aspettative e una stagione deludente. Bastano queste premesse a rendere la sfida di San Siro ancora più importante. Gli azzurri non devono perdere la Juve per sperare fino alla fine mentre gli uomini di Mancini non possono assolutamente mollare la spugna prima che la matematica non fischi la fine dei giochi.
Un campionato di vertice quello degli azzurri che tuttavia si trovano a sei lunghezze dalla Juve ma c’è da dire che sono più i meriti dei bianconeri capaci di mettere in fila 21 vittorie su 22 partite che i demeriti degli azzurri che finora sono stati quasi impeccabili.
Per il match contro l’Inter, l’assenza più importante sarà quella di Higuaìn squalificato contro l’Udinese che peserà tantissimo sull’economia del gioco di Sarri.
Il Napoli è una squadra quadrata che gioca un grande calcio. Una rosa allestita bene soprattutto davanti dove può contare su un reparto avanzato di alto livello. Non a caso gli azzurri hanno il secondo miglior attacco del campionato dietro solo alla Roma. Un reparto che sa sfruttare bene la forza degli esterni per concentrare poi sull’attaccante centrale la potenza di tiro.
Se c’è un punto in cui il Napoli ha mostrato difficoltà in questo campionato è il gioco sulle fasce. Quando manca l’apporto dei centrocampisti infatti, gli esterni vanno in difficoltà e vengono schiacciati verso la propria area. Lo si è visto nelle poche sconfitte patite dagli azzurri in questa stagione come contro il Bologna e contro l’Udinese.
L’osservato speciale è Manolo Gabbiadini. 24 anni, una carriera tutta da scrivere ma un talento importante dalla sua. Sono 26 le presenze in questa stagione con 7 reti e 3 assist ma ha giocato poco anche perché davanti ha un certo Higuaìn che ha letteralmente divorato il campionato. L’assenza dell’argentino e l’importanza del palcoscenico sarà senz’altro una motivazione importante per la punta che vorrà dimostrare tutto il suo talento. A questo si aggiungono una rapidità e un ottimo tiro da fuori che di certo impensieriranno la vigilia di Mancini.
(4-3-3) Reina, Hysaj, Albiol, Koulabily, Ghoulam, Allan, Jorginho, Hamsik, Callejon, Gabbiadini, Insigne Pan. Gabriel, Strinic, Regini, Chiriches, Maggio, Lopez, Chalobah, Valdifiori, Grassi, El Kaddouri, Mertens
This post was last modified on 14 Aprile 2016 - 10:02