Sabato sera andrà in scena Inter-Napoli, la sfida tra Mancini e Sarri, il confronto tra i nerazzurri quarti in classifica (a -6 dalla Roma terza) ed i partenopei secondi ( a -6 dalla Juventus capolista). Insomma, un match altisonante che – come messo in evidenza da Tuttosport – in caso di sconfitta, porterebbe una delle due compagini a dire addio ai propri sogni di rimonta.
Gli obiettivi sono certamente differenti, ma è l’Inter a perdere di più in caso di sconfitta: la Champions League, si sa, porta benefici economici importanti rispetto ad una “semplice” Europa League. Vi sono 40 milioni in palio per il raggiungimento della massima competizione europea per club, ed il Napoli ne farà parte, dopo lo scivolone della scorsa stagione. Sono 6 i punti che separano l’Inter dalla Roma; i capitolini hanno impattato contro il Bologna, riaccendendo un barlume di speranza nella Beneamata, che ha a disposizione ancora sei giornate per tentare una rimonta insperata, al limite dell’utopico. I partenopei, invece, hanno (forse) fatto il possibile per vincere questo campionato; ma quando davanti c’è un organico in grado di inanellare 21 vittorie nelle ultime 22 partite c’è poco da fare.
In ogni caso, Mancini e Sarri si troveranno faccia a faccia dopo quel fatidico 19 gennaio, al San Paolo, nel quale l’ex allenatore dell’Empoli si prodigò in un insulto offensivo a stampo omofobo nei confronti del tecnico jesino. Mancini ha già fatto sapere che gli stringerà la mano, sotterrando l’ascia di guerra; Sarri farà certamente lo stesso. Ma in testa, entrambi gli allenatori, avranno ben altro a cui pensare: saranno 90′ minuti da dentro o fuori, in cui si deciderà gran parte della stagione, in particolar modo per l’Inter.