Con la sconfitta contro il Genoa e la contemporanea vittoria della Roma contro il Torino, l’Inter ha definitivamente detto addio al sogno terzo posto, per l’estrema delusione dei propri tifosi, che hanno dovuto vivere una delle più classiche “serate da Inter“.
Mancini nella formazione ideale rilancia Felipe Melo a centrocampo in coppia con Medel, Telles come terzino destro e Palacio in attacco al posto di Jovetic: scelte che, come di consueto, hanno fatto storcere il naso a gran parte dei sostenitori interisti.
L’inizio dei nerazzurri è però promettente, con subito un’occasione capitata sulla testa di Perisic ma respinta ottimamente da Lamanna, portiere genoano protagonista della partita, dopo una deviazione di Marchese.
I nerazzurri hanno anche un’altra enorme chance per passare in vantaggio, con Munoz che però salva sulla linea un colpo di testa di Icardi: le imprecazioni interiste non mancano.
Sul finire del primo tempo c’è lavoro anche per Handanovic, miracoloso su un colpo di testa di Pavoletti sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
Il canovaccio del secondo tempo è praticamente lo stesso di quello della prima frazione di gioco: ritmi alti, l’Inter che prova a rendersi pericolosa e Genoa che colpisce in contropiede. E alla fine la squadra di Gasperini riesce a realizzare il gol del vantaggio (che sarà anche quello decisivo) con De Maio, bravo ad anticipare la marcatura di Telles.
L’Inter non riesce a reagire ed anzi va più volte vicina a subire il colpo del ko definitivo, con il solo Handanovic che evita che il passivo sia più pesante: sconfitta per i nerazzurri che dicono così addio una volta per tutte alla Champions League. Alcuni tifosi sono talmente esasperati che c’è addirittura chi invoca il ritorno di Stramaccioni.
This post was last modified on 21 Aprile 2016 - 11:04