La prestazione di Genova ha fatto salutare definitivamente il progetto Champions League per l’Inter. Tutto, o tanto, è come lo scorso aprile, quando dopo una stagione travagliata l’ingresso nella coppa principale fu salutato con molto anticipo.
Scrive La Gazzetta dello Sport che ad un anno di distanza l’Inter ha cambiato tanto ma le cose son rimaste sempre le stesse, al termine di una notte surreale che, Totti a parte, avrebbe potuto riportare i nerazzurri a meno -1 dalla Roma, ma questa volta non è arrivato il cinico gol per battere il Genoa.
Se da un lato l’Europa League sembra blindata, un sorpasso della Fiorentina significherebbe dipendere dal Milan per iniziare già ad agosto la stagione ufficiale. L’aggravante sono gli investimenti apportati da Thohir al club nell’estate scorsa, una sorta di “all in” per centrare in pieno almeno il terzo posto, ma gli sforzi presidenziali sono stati vanificati dai soliti problemi.
La rosa appare squilibrata e incompleta, manca un leader vero e un regista puro e alla fine dei conti i gol li segna sempre e solo Icardi, benché a registro vi siano ben otto attaccanti che in 30 uscite hanno segnato appena 15 reti, con l’Inter che alterna prestazioni capolavoro come contro il Napoli a festival dello spreco come contro il Genoa. Oltretutto quest’anno una volta in svantaggio i nerazzurri non hanno mai vinto, al massimo pareggiato con Sampdoria e Verona.
Lo spreco è dato poi dai punti persi con le medio-piccole: 12 mesi fa arrivarono disastri con Torino, Parma, Sampdoria e Genoa, quest’anno alle genovesi e al Toro si aggiungono Sassuolo e Carpi, con una ulteriore similitudine, ossia l’illusione del mercato invernale.
Lo scorso anno arrivarono come profeti in patria Podolski e Shaqiri, 4 gol in due ma accoglienza da star. Quest’inverno, pur con grosse falle a centrocampo, è arrivato l’ottavo attaccante per risolvere la carenza in zona gol, Eder, ancora alla ricerca della prima marcatura nerazzurra.
Altra similitudine, non di certo piacevole, sono le sirene di mercato su Icardi e il capitano che risponde per la prima volta “Se arrivano offerte da fuori bisogna parlarne con la società“, parole che gelano i sogni nerazzurri premettendo però che Icardi resta legatissimo ai colori nerazzurri.