Forse è davvero troppo tardi per raggiungere la Roma e il terzo posto, ma per il futuro Roberto Mancini può tirare un sospiro di sollievo. Una considerazione figlia non della trattativa, in fase avanzata, tra Erick Thohir e i cinesi della Suning (il colosso che vuole acquistare il 20% del club per 60 milioni di euro, per poi puntare alla maggioranza nel giro di 2-3 anni), ma dalla rinascita di Jovetic ed Eder, che hanno ribaltato l’Udinese dopo il gol al volo di Thereau.
Il tecnico nerazzurro ritrova i suoi attaccanti, che tra gennaio e febbraio (periodo della grande flessione) sono mancati: con questa doppietta, il montenegrino è salito a 7 gol stagionali (6 in campionato), arrivando a 8 reti in 8 gare contro l’Udinese (sua vittima preferita). Da parte sua, Eder ha firmato il primo gol con la maglia dell’Inter ed è il marcatore numero 15 di questo campionato per Mancini. Un gol che fa felice la Nazionale: in vista di Euro 2016, Antonio Conte può esultare dopo aver perso Marchisio in mezzo al campo. Servono le reti di tutti perché a 3 gare dalla fine bisogna rimanere concentrati e approfittare di ogni passo falso della Roma, che contro il Napoli può comunque tornare a +7.
Al di là dei 3 gol firmati dai due attaccanti, c’è altro da prendere in considerazione. A San Siro è tutta la macchina offensiva nerazzurra ad aver fatto il suo dovere. Icardi, Biabiany e Brozovic hanno giocato un’ottima partita regalando 3 assist importanti. Si sono viste molte verticalizzazioni e il merito è anche delle coperture difensive di Felipe Melo e Kondogbia. Loro due hanno dato libertà di movimento ai 4 uomini schierati in avanti da Mancini. Il tecnico interista è convinto di poter fare ancora meglio, ma servono altri due innesti. Ed è il compito di Thohir, e magari pure della Suning, accontentarlo. Senza Champions League, sarà davvero difficile trattenere tutti i big, ma rimpianti a parte il futuro appare meno oscuro rispetto a quello delle altre rivali.
Fonte: Corriere dello Sport