La trattativa tra Suning Group e l’Inter è stata confermata proprio dai cinesi con un comunicato diramato domenica scorsa: una partnership che inizia in punta di piedi ma che conviene a tutti. Obiettivo l’ingresso in Europa, quello dell’Inter in Champions, quello di Suning nel mercato.
Il gruppo di Zhang Jidong, scrive La Gazzetta dello Sport, garantirebbe con un ingresso intorno al 20%-30% risorse finanziarie per il club che i due attuali azionisti non vogliono mettere di tasca propria. Ma con la conferma dell’ingresso è inevitabile che l’assetto societario rimanga con tre teste a decidere su una squadra.
L’ingresso di Suning però va anche osservato in maniera più larga: il gruppo che opera in Giappone e Hong Kong, oltre ad avere una sede nella Silicon Valley, avrebbe la porta spalancata per il mercato europeo, con l’Inter a far da ponte oltre che col Barcellona, squadra di cui Suning è sponsor regionale.
Non solo, anche Thohir attraverso concessioni col governo di Pechino e Wanda Group avrebbe interessi nell’entrare nel mercato cinese per affari di famiglia, ma solo entro novembre si potrà capire l’assetto societario e cosa ne comporterà all’Inter.
Intanto, lo stesso tycoon indonesiano ieri ha fatto visita a Gianni Infantino, presidente Uefa: il piano per non pagare un’ulteriore multa per il Fair Play Finanziario prevede stare sotto ai 30 milioni di debiti, cosa che i nerazzurri stanno studiando grazie allo storno di alcune spese “non rilevanti” intorno a San Siro e magari piazzando un’ottima plusvalenza a inizio mercato, intorno ai 20 milioni, anche se questo comporterebbe la cessione di un big.
This post was last modified on 27 Aprile 2016 - 09:16