La Gazzetta dello Sport prova ad analizzare la stagione nerazzurra. Con il pareggio della Fiorentina di ieri, stasera Mancini può chiudere i discorsi per il quarto posto, ma dirsi completamente contenti non si può. E’ lo stesso Mancini a definirsi insoddisfatto e a darsi un voto insufficiente, con il terzo posto che è ancora in gioco solo per l’aritmetica ma non c’è alcuna possibilità di raggiungerlo, a meno di suicidi sportivi di Roma o Napoli.
Non tutto è da buttare però. Il quarto posto, oltre ad essere il miglior posizionamento dal 2012 ad oggi, rappresenta anche l’accesso diretto ai gironi di El, un’estate in cui si può lavorare meglio, partecipare a tutte le tourneè (che significa incassare molti soldi) e con l’accesso diretto l’Uefa garantisce anche 10 milioni di incassi. Un anno fa L’Inter aveva 12 punti in meno, più gol subiti, meno vittorie, ma con le grandi che hanno migliorato il rendimento, non è bastato per arrivare in Champions. 
L’aumento del numero di vittorie è molto importante. Vincere aiuta a vincere e il fatto che già ora Mancini sia a 19 vittorie, contro le 13 della scorsa stagione, sottolinea un netto miglioramento. Il progetto per tornare in Champions basa anche su questo, con la squadra che l’anno prossimo punterà ancora a migliorarsi. Magari già da stasera, dove all’Olimpico Mancini non vuole deconcentrarsi, per arrivare alle ultime due partite con poca ansia.
Un dato importante arriva dai tifosi nerazzurri. Metà stagione in testa alla classifica, ha portato i tifosi allo stadio, aumentando di ben 112 mila presenza rispetto ad un anno fa. Un entusiasmo mantenuto anche dopo il periodo difficile di gennaio e febbraio. L’Inter batte Juventus e Napoli nella classifica dei tifosi, dall’anno prossimo si punterà a superarli anche sul piano dei risultati.