Bisogna dirlo, l’Inter in questo girone di ritorno si è smarrita in maniera incredibile, deludendo le attese iniziali e non trovando un minimo di continuità, soprattutto in trasferta, ma ha anche trovato davanti a sè delle avversarie ottime e di gran lunga performanti, che hanno tenuto un ruolino di marcia incandescente.
Come ha giustamente segnalato Mancini ieri sera dopo il match, fare gli stessi punti del girone di andata, chiuso in seconda posizione dietro al Napoli, non avrebbe garantito ugualmente l’accesso al preliminare di Champions. Un paradosso incredibile, ma almeno il pubblico di fede interista avrebbe potuto vedere una squadra lottare e combattere fino alla fine, senza lasciarsi prendere dallo sconcerto di numerose sconfitte, sopratutto lontano dal Meazza, dove il gruppo ha difettato problemi di personalità non indifferenti. È dunque vero che il gap con le prime tre è davvero ampio e che servirà qualche ulteriore sforzo in fase di mercato per cercare di compensarlo, ma lo stesso Mancini dovrà dare una sterzata importante: dopotutto Sarri e Spalletti hanno avuto in mano le loro squadre dopo di lui e sono riusciti a dare più in fretta una loro indelebile impronta sul gioco e sull’organizzazione.
This post was last modified on 15 Maggio 2016 - 16:23