In occasione della festa dell’Inter Club Indonesia, il presidente Erick Thohir è tornato a parlare dei nerazzurri, tra presente e futuro. Ecco le sue dichiarazioni ufficiali: “L’Inter ha disputato una buona stagione, non perfetta, ma buona. Abbiamo chiuso al quarto posto e siamo tornati in Europa, cosa che non è avvenuta l’anno scorso. Dal novembre 2013, quando ho ricevuto il testimone da Massimo Moratti, sono passati tre anni e in queste stagioni, per esempio, il Milan è sempre arrivato dietro di noi. È davvero un dispiacere che quest’anno non siamo stati perfetti. Fino a gennaio eravamo primi in classifica ma, come ho sempre detto, non abbiamo avuto la giusta continuità. Questo è il calcio”.
Poi un paragone con la passata stagione: “In ogni caso, facendo un paragone con un anno fa, oggi abbiamo 67 punti. È un buon punto di partenza, la squadra ha un’età media di 26 anni, i giocatori chiave sono giovani. L’anno prossimo dovremo fare molto meglio. Avete letto di nuovi acquisti sui giornali ma io non posso annunciare nuovi giocatori finché non ci sono le firme. Credo ci manchi un po’ di personalità. Abbiamo bisogno di inserire in rosa calciatori che abbiano una buona leadership. Ma abbiamo già elementi importanti come Perisic, Kondogbia, Icardi e dobbiamo proteggerli. Rafforzeremo ancora la squadra, vogliamo 2-3 giocatori che possano aiutarci a raggiungere i nostri obiettivi”.
Thohir ha poi specificato l’importanza di comprendere l’importanza del club: “Ho detto alla dirigenza che dobbiamo essere sicuri di avere un gruppo consapevole di cosa significhi indossare la maglia dell’Inter. Se penso a Chivu e Zanetti, hanno sempre dato tutto. Chivu mi ha raccontato che nella stagione 2007/08 ha giocato con la spalla lussata per un anno, perché non poteva essere operato. Potete immaginare quanto sia stato doloroso. I giocatori di oggi, la maggior parte dei quali sono ancora giovani, devono prendere esempio da campioni così, che lottavano sempre per i nostri colori. Voglio che tutti abbiano un senso di appartenenza, che il loro sangue sia nerazzurro quando indossano la nostra maglia”.
La stagione si è conclusa, fra rimpianti e voglia di crescere: “Abbiamo avuto alti e bassi, ma rispetto all’anno scorso abbiamo fatto 15 punti in più. Avete letto tante cose su Mancini, ma lui ha ancora un anno di contratto. È un grande allenatore, ha fatto bene e tutta la dirigenza è felice del suo lavoro. Ci sono dei rimpianti, ma non risolveremo il problema lamentandoci. C’è grande fiducia in Mancini, vogliamo spingerlo a dare il meglio. Siamo un brand globale, tra i 10 maggiori marchi nel mondo del calcio, oggi al numero 9. Ma in termini di ricavi, siamo al 17esimo posto. Il calcio oggi è come un’industria, i nostri ricavi sono in crescita, siamo passati da 164 milioni di euro con l’Europa League due anni fa ai 186 di quest’anno, nel quale non abbiamo disputato coppe europee. La media dei ricavi dei primi dieci club è di circa 270 milioni di euro. Per questo motivo non dobbiamo migliorare solamente sul campo, ma anche dal lato del business”.
In chiusura un commento su una possibile tournèe in Indonesia: “Quando l’Inter verrà in Indonesia? Saremmo dovuti venire l’anno scorso a fine luglio per giocare un match contro il Manchester City, ma la federazione indonesiana è stata sospesa. Quest’anno giocheremo negli Stati Uniti, con Paris Saint-Germain, Bayern Monaco e altri. Dei nostri 264 milioni di fan globali, 190 sono nell’area Asia-Pacifico, la maggior parte dei quali in Cina. Per questo è importante avere un partner strategico in quella zona. Stiamo facendo passi avanti, ma non abbiamo ancora firmato nulla. Per lo stesso motivo, d’accordo con la dirigenza, nei prossimi cinque anni verremo in tournée in Asia. Quindi la nostra speranza è di giocare in Indonesia per 5 anni di fila e questo ci permetterà di far crescere il numero di fan. Intanto, grazie per il vostro supporto e sempre forza Inter”.
Fonte: inter.it