PAGELLONE 2015-2016 / DIFESA: Miranda è leader, Handa la solita garanzia, Telles deludente

La stagione nerazzurra si è conclusa con un discreto, ma per certi versi deludente quarto posto. La difesa è sicuramente migliorata rispetto alla scorsa stagione: i 38 goal subiti fanno dell’Inter la terza difesa della Serie A ed inoltre, ha subito 10 goal in meno rispetto al passato campionato. Ecco, quindi, il pagellone relativo al pacchetto arretrato dell’Inter:Handanovic

Handanovic 8: ennesima stagione di altissimo livello per il portierone sloveno. Indispensabile e di vitale importanza nel girone di andata: tutte le vittorie di misura hanno il marchio di Samir. Unica macchia è il match con la Fiorentina, ma Handa ha saputo ricompensare a suon di parate miracolose, difendendo egregiamente la porta nerazzurra. Se la difesa nerazzurra è la terza in Serie A, subendo 10 goal in meno rispetto all’anno precedente, il merito è ampiamente il suo. BATMAN

D’Ambrosio 6: solite performance altalenanti di Danilo, nelle quali alla consueta corsa alterna giocate per lo più inconcludenti. Se c’è una cosa positiva rispetto allo scorso anno, è la maggiore continuità in fase difensiva, salvo errori clamorosi (Bonucci ancora ringrazia), che non gli consentono ancora quel salto di qualità da onesto mestierante ad ottimo terzino. MESTIERANTE

Santon 5: le poche partite disputate (13) in stagione non costituiscono una scusa valida per le prestazioni indecenti del difensore azzurro. Il Bambino nerazzurro non è il predestinato né il terzino che non doveva far rimpiangere Maicon: gli errori, anche banali, non sono più giustificabili per un giocatore che Bambino, ormai, non è più. TEMPO SCADUTO

Miranda 7,5: l’acquisto del brasiliano aveva l’obiettivo di stoppare i problemi difensivi delItalian Soccer Serie A - Inter vs Frosinonela scorsa stagione. Obiettivo, in parte, riuscito:  João è stato in grado di guidare da vero leader il pacchetto arretrato dei nerazzurri, fungendo da mentore per giocatori giovani come Murillo e Juan Jesus, che hanno notevolmente giovato della sua presenza. Infine, una piccola nota stonata è a livello caratteriale: in più di un’occasione non ha utilizzato la sua esperienza per calmare il suo nervosismo, incappando in espulsioni più che evitabili, ma il brasiliano è quel giocatore che mancava all’Inter dopo la partenza di Walter Samuel. GUIDA ILLUMINANTE

Murillo 6,5: la partenza sprint giustifica il voto del difensore colombiano, che però si è perso fin troppo nel finale di stagione. Paga l’inesperienza nel campionato italiano, ma anche qualche deficit a livello comportamentale in campo: 4 espulsioni sono troppe, ma certamente meglio il colombiano di certi difensori passati in maglia nerazzurra (su tutti Ranocchia). Jeison dovrà lavorare molto sull’aspetto caratteriale per dimostrare di essere la futura Muralla nerazzurra. LAVORI IN CORSO

Juan Jesus 6: il brasiliano nella stagione precedente è stato molto criticato per via della sua inesperienza, ma l’arrivo di Miranda ha aiutato molto la crescita di Juan. Nelle partite in cui è stato impiegato ha dimostrato più sicurezza e dimestichezza in fase difensiva, migliorando certi aspetti in cui lo scorso anno era carente. Le doti da leader le potrebbe avere, sta a lui dimostrare di essere un giocatore di livello, oppure solo un difensore che ha bisogno dell’assistenza di un giocatore con maggiore esperienza: il futuro potrebbe essere roseo, sta a lui prenderselo. IN CRESCITA

Nagatomo 5,5: il discorso terzini è da sempre l’handicap dell’Inter. Il giapponese è volenteroso, ma la tanta corsa non può giustificare gli errori clamorosi che hanno danneggiato alcune partite dei nerazzurri. Sembra un giocatore in fase discendente o semplicemente un calciatore che non merita certi palcoscenici: il compitino non basta più, ma potrebbe essere una discreta alternativa (visto il possibile arrivo di Erkin) sulla fascia sinistra. L’ETERNO MEDIOCRETelles Inter

Telles 5: i buoni propositi giunti sin dal suo arrivo sono stati spazzati via dopo le prime partite. Paga la giovane età, il mancato inserimento in un contesto (Serie A) totalmente diverso dall’ambiente da cui arrivava (Turchia): il suo riscatto troppo alto non gli permette di avere una seconda chance e semmai l’avesse avuta, non ha avuto la dignità di onorare la maglia nerazzurra sino all’ultimo. BOCCIATO

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