Sono passati 10 anni dallo scandalo Calciopoli, sul quale è stato detto di tutto da tutti, comprese le sedi opportune della magistratura. Permangono tuttavia ancora oggi opinioni e interpretazioni differenti, evidenziate più o meno con la stessa forza dalle diverse “fazioni” interessate.
Certamente non perde occasione per citare la “Grande fregatura di Calciopoli” la redazione di TuttoSport, uscito oggi esattamente con queste parole: “La Juve domina, l’Inter sta peggio di prima, le polemiche non sono scomparse”.
Come spiegato all’interno del quotidiano, l’Inter avrebbe sfruttato gli anni successivi allo scandalo per portare a casa i titoli nazionali, rinforzata anche da giocatori bianconeri giunti a Milano, cadendo poi in una crisi economica-sportiva che vive tutt’oggi, coincisa con il ritorno scoppiettante dei bianconeri sul palcoscenico italiano (e, per ora, solo italiano). Più rilevanti le parole relative a questioni prettamente giudiziarie, in merito alle quali la redazione torinese parla di “buoni che non sono proprio buoni, anche se dieci anni fa a tutti sembrava bellissimo così”.
Questo l’estratto originale:
“L’Inter ha effettivamente dominato i primi quattro anni dopo lo scandalo, approfittando del quale aveva acquistato a prezzo di saldo due perni di una delle Juventus più forti di sempre (Ibrahimovic a 24 milioni e Vieira a 9,5), ma è poi crollata in una crisi economico-sportiva dalla quale sta faticosamente cercando di uscire. Cosa ha cambiato Calciopoli dieci anni dopo? Moggi e Giraudo non ci sono più, e gli onesti sembrano un po’ meno onesti perché nel frattempo è emersa tutta la verità e non solo quella attentamente selezionata. E’ più difficile orientarsi adesso, ma dieci anni dopo l’unica certezza è che nessuna inchiesta funziona come le storie di Topolino, con i cattivi che sono proprio cattivi e i buoni che sono proprio buoni. Anche se dieci anni fa a tutti sembrava bellissimo così”.
Probabilmente, magistratura ed enti preposti avrebbero qualcosa da ridire circa le parole scritte sul giornale oggi in edicola.