Se uno legge che le Merengues potrebbero interessarsi a Dodò e addirittura in uno scambio con Gareth Bale, potrebbe pensare che si tratti di fantamercato, di una boutade giornalistica e forse lo sono, ma…
Certo c’è un ma, perché con questo scambio molti problemi di entrambe le squadre sarebbero risolti.
Dal versante madridista Zidane si ritroverebbe un ragazzo di ben tre anni più giovane, cui potrebbe far conoscere le bellezze della capitale spagnola. Sicuramente essendo brasiliano parlerebbe anche meglio la lingua, dato che il portoghese è ben più simile allo spagnolo che non l’inglese o addirittura il gallese. Il ragazzo nerazzurro inoltre è più filiforme del suo collega e dovendo mangiare molto meno, si farebbe anche pagare con cifre più modiche e che dire del baricentro più basso e delle leve più magre che gli permetterebbero di svicolare meglio nello spogliatoio dei Galacticos o tra le linee di bordocampo del Bernabeu. In più, a differenza del gallese, Dodò, pur non essendo proprio la sua arma migliore, saprebbe anche difendere, in modo particolare il vassoio con i caffè per i compagni e le casse per le borracce.
Dalla parte interista invece finalmente Mancini troverebbe pace, almeno nel reparto offensivo, avendo un esterno destro che essendo mancino potrebbe, oltre che crossare, anche rientrare e puntare la porta.
Insomma lo scambio tecnico sembra facile, leggermente più complicato quello economico. Magari però aggiungendo al brasiliano, calcolando che data la radice quadrata di 9 con il logaritmo di x al cubo e l’ammortamento, Dodò potrebbe valere circa 98 milioni, circa un paio di milioni, allora lo scambio sarebbe tutto fuorché impossibile.
Intervistato ai microfoni di Teledicoio, Raul, storico bomber e bandiera del Real, avrebbe dichiarato: “Dodò, que es?… “, intendendo ovviamente che l’idea non sarebbe affatto male.
Preoccupa molto invece l’ultima notizia trapelata dai vertici Uefa.
Per rispettare i parametri dell’ormai famigerato CoC, Conto online Creativo, il Barcellona dovrebbe riuscire a racimolare solamente 1 miliardo di euro. Voi vi domanderete: “Ma per far cassa in ottica mercato?”. Niente affatto, solo così per il gusto di farlo. Ma nulla è perduto, basterebbe infatti vendere Neymar, Messi, Suarez, Inesta, Bartra, Dani Alves, Piquè e Mascherano ed ovviamente per far quadrare i conti anche l’intero Nou Camp. Certo Luis Enrique non sarebbe al settimo cielo, ma per i conti della società, anche l’allenatore accetterebbe di buon grado.
Ultima notizia, secondo fonti provenienti dalla Kamchatka, è l’imminente rischio di crisi economica, oltre che di nervi, per il Bayern Monaco.
Questo potreste leggere se l’Inter avesse o controllasse almeno un quotidiano nazionale. Invece di occuparci di crisi del calcio nostrano, di un’unica squadra in Italia ad avere uno stadio di proprietà (per l’Udinese ed il Sassuolo è un discorso a parte), della crisi degli spettatori, di stadi da paesi in via di sviluppo, di calcio scommesse, di nuove opportunità ed altre amenità, potremmo regalarvi altre perle.
Non sapete quanto sia difficile riportare ai lettori certe rassegne stampa o certi articoli.
Ma non preoccupatevi, in alto i cuori.
Il meglio deve ancora venire.