Il mercato dell’Inter è già infuocato.
Silvia Vallini, giornalista di SkySport vicina alle vicende nerazzurre, fa il punto della situazione: “Un’altra rivoluzione come quella della scorsa estate non rientra nei piani della società. In ogni caso per rinforzare, oltre agli arrivi di Banega ed Erkin, è indispensabile vendere. L’ideale sarebbe non toccare la base, riuscire invece a far cassa con coloro che non rientrano pienamente nel progetto per investire su un terzino destro di qualità, su un ulteriore centrocampista (Yaya Touré resta colui che per Mancini può fare la differenza) e su un esterno d’attacco, Candreva è in cima alla lista“.
La giornalista prosegue: “Attuare questa strategia significherebbe non solo rendere più competitiva la rosa di ventuno elementi, ma anche trasformare il 100% di Mancini in una percentuale di permanenza ricolma di rinnovato entusiasmo. Insomma, farebbe tutti felici, con un’espressione ultimamente molto usata dall’allenatore. Anche se vorrebbe dire rinunciare a diversi acquisti recenti, il che rappresenta un’esperienza da non ripetere per la società. Il valore di Jovetic ed Eder si aggira attorno ai 30 milioni, Santon e Dodò potrebbero garantire un tesoretto di 11 milioni. Anche Ranocchia è sul mercato, Telles e Ljajic, non riscattati, alleggeriscono il bilancio dai rispettivi ingaggi. Uno dei due, tra Melo e Medel, andrebbe sacrificato: il cileno ha più mercato, anche se è utilissimo pure come alternativa al centro della difesa. Handanovic può consentire un’entrata non inferiore ai 15 milioni“.
Silvia Vallini conclude: “In totale i cedibili, nell’ipotesi in cui trovassero tutti un’adeguata sistemazione, potrebbero mettere a disposizione circa 60 milioni da reinvestire. L’autofinanziamento è la regola, visto che a giugno 2017 il bilancio dovrà chiudere in parità e la stagione dovrà chiudersi, invece, con il ritorno in Champions, perché questo resta l’obiettivo“.
This post was last modified on 18 Maggio 2016 - 15:39