I Pink Floyd cantavano “In fondo è solo un altro mattone nel muro…”, “In fondo sei solo un altro mattone nel muro…”.
Già, anche se tu non sei solo un mattone, tu caro Walter, eri, sei e resterai “Il Muro”, ma sarai anche un mattone nel muro dei ricordi (indelebili) del mondo nerzzurro.
Il 22 maggio è stato il giorno del sesto (solo sesto eppure sembra passata una vita…) anniversario della notte dei record, della notte della Champions, della notte del Triplete, della notte nerazzurra. Vengono ancora i brividi a riveder quelle immagini.
Ma il 22 maggio è stata anche la notte di Diego Milito che ha giocato e ovviamente segnato nella sua ultima partita da pro in Argentina.
Forse piangerai anche tu come El Principe, forse no, ma in ogni caso si riempiranno di lacrime migliaia di occhi di chi ti ha ammirato, tifato, vissuto.
I ricordi e la menti vanno inevitabilmente alle notti delle vittorie magiche, ai trionfi, ai trofei ed alle coppe alzate al cielo, ma quello che più manca siete voi.
Siete voi con il vostro spirito, la vostra rabbia, il vostro attaccamento alla maglia, la vostra voglia di andare in battaglia uno al fianco dell’altro, fino all’ultimo centimetro, fino all’ultimo secondo, fino alla fine.
Eravamo un unico grande soldato contro tutto e tutti, riuscendo a sopperire a mancanze e differenze.
Molti di voi hanno detto che per Mourinho eravate pronti a morire e la stessa idea, la stessa sensazione la respirava e la viveva ogni singolo tifoso.
A guardarvi oggi viene ancora più amarezza, cascano le braccia e ci sentiamo orfani.
Siamo stufi di sentire dichiarazioni deliranti di giocatori, amici di calciatori e procuratori vari che trattano l’Inter come un oggetto, che la snobbano, che dichiarano di voler andarsene.
L’Inter è diversa, l’Inter è un’idea, l’Inter è amore, fatica, sudore, delusione, gioia e Pazzia. E voi ne eravate i più grandi rappresentanti.
Ci mancate tanto.