Ecco le pagelle dei giovani nerazzurri dopo Inter-Palermo, valida per i quarti di finale della Final Eight per lo Scudetto Primavera. Il risultato finale premia i nerazzurri, che sconfiggono i rosanero per 8-6 dopo i calci di rigore (3-3 dopo 120 minuti). Vendetta servita e qualificazione meritata per le semifinali.
Radu 5,5: attento in uscita, non può nulla sul destro sporco di Ferchichi che porta in vantaggio i rosanero. Nel secondo tempo è praticamente inoperoso, ma in occasione del secondo goal rosanero concede troppo spazio sul lato destro della porta. I supplementari si aprono col terzo goal sul groppone, ma non può nulla sul goal di Lo Faso, che vale l’ennesimo vantaggio rosanero.
Gyamfi 5: un po’ troppo timido il numero 2 nerazzurro, che più volte ripreso da Vecchi, non riesce ad incidere nel match. Qualche sovrapposizione in più nel secondo tempo, ma può far di meglio, soffrendo troppo la dinamicità di Lo Faso. Decisivo il suo calcio di rigore per la qualificazione in semifinale.
Gravillon 6: se La Gumina è poco pericoloso, il merito è da condividere col collega di reparto. Sempre sicuro ed attento negli anticipi, soprattutto quando c’è da spazzare via. Anche se la prestazione è sufficiente, i tre goal subiti macchiano incredibilmente la sua prestazione.
Della Giovanna 6: il capitano nerazzurro guida la difesa che non corre troppi pericoli con la sua solita partita dilignente, a parte quelli causati da errori individuali. I tre goal subiti costituiscono una macchia non da poco: poteva essere più incisivo, ma Lo Faso è in serata di grazia. (dal 102′ Pinamonti: entra subito in partita ed è subito pericoloso in due occasioni, ma non risulta preciso nelle conclusioni. Il suo rigore è col brivido, ma Marson non riesce a bloccare la sfera)
Miangue 5,5: la disattenzione del giovane terzino nerazzurro sulla rimessa naturale che porta al goal del Palermo non è la prima che compromette la sua prestazione. Soffre troppo di discontinuità durante il match: i rosanero attaccano soprattutto dal suo lato. Nel secondo tempo si mostra più sicuro, controllando meglio la parte sinistra del campo.
Zonta 5,5: le chiavi del centrocampo sono affidate al numero 7 nerazzurro, che un po’ sottotono, mette la solita grinta e corsa in mezzo al campo, unendo qualche giocata di qualità per far ripartire la manovra nerazzurra. Il calo vistoso della ripresa, unita alla pessima gestione del pallone e la mancata chiusura su Lo Faro, rendono la sua prestazione insufficiente. Non sbaglia il suo calcio di rigore.
De Micheli 6: prestazione sufficiente del centrocampista nerazzurro che non soffre le incursioni degli avversari, facendo da sparring partner a Zonta. Al 61′ spreca malamente un’occasione d’oro, mandando sulla traversa da pochi passi per la troppa sicurezza: nella rincorsa finale è uno dei migliori.
Delgado 5: il classico giocatore che non si applica e non riesce a far emergere le sue qualità. Sbaglia l’ultimo passaggio in più di un’occasione, scegliendo sempre l’alternativa peggiore. La sua prestazione deludente non ripaga la fiducia di Vecchi e viene sostituito al 59′. (dal 59′ Bakayoko 6,5: appena entrato offre un delizioso assist per De Micheli, che colpice la traversa, sprecando l’ottima iniziativa del numero 24 nerazzurro. Il suo ingresso garantisce maggiore vivacità alla manovra, creando maggiori pericoli sull’esterno. Preciso, infine, nell’esecuzione del suo calcio di rigore).
Manaj 7,5: che sia un giocatore di categoria superiore è un dato di fatto e come al solito riesce a rendersi decisivo, essendo l’autore del pareggio e prendendo una traversa che trema ancora. Nella ripresa la musica non cambia: tra clamorose occasioni sprecate, realizza una rete fondamentale con un gran diagonale, pareggiando il secondo vantaggio rosanero. Nella lotteria dei calci di rigore, fa il suo dovere, spiazzando Marson.
Correia 6: soffre la presenza di Manaj che lo costringe ad agire più sull’esterno, ma l’attaccante nerazzurro non fa mancare la sua velocità e le sue azioni personali, anche se ha portato a pochi risultati di rilievo. Cala nella ripresa e Vecchi lo cambia per avere maggiore freschezza in fase offensiva. (dall’81’ Kouame 6,5: pochi palloni toccati, ma è decisivo col suo colpo di testa che significa 3-3 sul finire del primo tempo supplementare).
Baldini 7: la tecnica c’è, così come l’intelligenza tattica, poiché sa vedere lo sviluppo del gioco come pochi. Quando si accende crea pericoli alla retroguardia rosanero: servirebbe più continuità al numero 10 nerazzurro, ma è indispensabile con i suoi cross e la sua visione di gioco. Dal suo destro magico nasce il cross che vale il 3-3 di Kouame.
Allenatore Stefano Vecchi 6,5: l’11 iniziale proposto dal tecnico nerazzurro è super offensivo. Infatti, il 4-4-2 è più un 4-2-4, in cui Delgado e Baldini si sacrificano molto in fase difensiva, soffrendo un pò sugli esterni. Sempre presente durante la partita, riesce a trasmettere la giusta dose di grinta ed è attento all’evolversi del match, azzeccando i cambi proposti: c’è da lavorare sulla fase difensiva, ma, seppur in sofferenza, la qualificazione è conquistata, grazie soprattutto ad una grandissima prestazione di Baldini e soprattutto Manaj, veri fuoriclasse della truppa nerazzurra. Vendetta servita, semifinale conquistata: il sogno Scudetto continua.
This post was last modified on 28 Maggio 2016 - 00:31