Zhang Jindong ha le idee molto chiare su come avviare un progetto su vasta scala il cui punto d’origine è stato acquisire la maggioranza delle azioni nerazzurre. L’Inter è, per il Suning Group, un investimento che consentirebbe al colosso elettronico di ampliare il proprio range di mercato, cercando di vendere i suoi prodotti in Italia e contemporaneamente facendo conoscere in Cina il marchio nerazzurro, garantendosi altri introiti.
Il numero uno della cordata asiatica in realtà non è un pioniere in questo senso, perché ha seguito il flusso migratorio di altri gruppi che, dopo la decisione del Consiglio di Stato cinese di incoraggiare investimenti nel settore sportivo, sono entrati in contatto con diverse realtà europee: Atletico Madrid, Granada, Aston Villa e ora Inter (e forse Milan). In Cina il brand italiano può essere pubblicizzato molto bene, soprattutto se si seguisse il modello del marchio Nba. Secondo Jindong “L’industria dello sport ha bisogno di campionati dalla forte competitività. Se si trovano aziende cinesi interessate, creando gruppi misti o singolarmente, l’intera Serie A farà un salto verso l’alto“.
Intanto in Cina si continua a parlare della bontà del progetto di Jindong per far tornare al top l’Inter e anche in Italia i tifosi fremono per capire le mosse dello stratega asiatico: costruire una squadra forte, prelevando i migliori talenti sul mercato, e vincente certo garantirebbe un ritorno economico non indifferente. Il capitale complessivo della società consente un flusso costante di denaro, sebbene questo anno per il Suning Group non sia stato particolarmente benevolo (una perdita netta di 82 milioni di euro circa), ma soprattutto si potrà avvalere di fondi privati per risollevare economicamente il club nerazzurro e finanziare le operazioni di mercato.
(Fonte: Economic Observer)
This post was last modified on 16 Giugno 2016 - 12:48