L’inizio della prossima stagione è alle porte (il ritiro nerazzurro inizierà fra 18 giorni), ma alcuni giocatori nerazzurri sono impegnati in due importanti manifestazioni continentali. Infatti, mentre la Copa América entra nel vivo della manifestazione con le prime sfide dei quarti di finali (che tra l’altro hanno già premiato la Colombia di Jeison Murillo), l’Europeo in Francia si avvia verso la conclusione della seconda giornata dei sei gironi previsti in questa prima fase della manifestazione. I nerazzurri impegnati nelle due competizioni sono ben otto: ecco quindi l’analisi delle loro prestazioni.
BORSINO EUROPEI – I giocatori nerazzurri che partecipano alla rassegna europea sono ben quattro ed hanno contribuito con le loro prestazioni alle sorti delle nazionali che rappresentano.
EDER, CHE GOAL! – L’italo-brasiliano sembra totalmente rinvigorito nel gruppo azzurro, allenato da Antonio Conte, che ha aiutato l’attaccante nerazzurro a ritrovar la diritta via che era smarrita: fiducia ripagata con prestazioni di grande corsa, spirito di sacrificio e soprattutto un gran goal che ha permesso all’Italia di raggiungere matematicamente sia la vetta del girone che gli ottavi di finale con un turno di anticipo. RIGENERATO
BROZOVIC, MAGO DELLA DUTTILITÀ – Il centrocampista croato non è assolutamente distratto dalle numerosi voci di mercato che lo riguardano: tanta qualità e verticalizzazioni, con le solite geometrie (e passaggi a vuoto) funge sempre da collante tra attacco e difesa. Nella seconda partita del girone confeziona un straordinario assist per Rakitic per il vantaggio croato, ma ciò non basta per la matematica: infatti, la qualificazione è solo rimandata al prossimo turno. IL METRONOMO DA NON VENDERE
PERISIC: THE POISON ARROW – La costanza di Ivan “il Terribile” è semplicemente superba: la Croazia non può fare a meno della freccia nerazzurra, che si conferma un pericoloso e velenoso tessitore sulla fascia mancina di appartenenza. Infatti, la sua corsa e la sua propensione offensiva lo portano più volte a mettere in mezzo dei cross particolarmente invitanti: la sua qualità è semplicemente disarmante. Se al debutto una traversa si oppose al colpo di testa del croato, nel secondo match contro la Repubblica Ceca porta i suoi sul 2-0 con un gran diagonale, confermandosi su ottimi livelli: la rimonta subita nel finale non garantisce la qualificazione alla fase successiva, ma con questo Perisic la Croazia ha poco da temere. GARANZIA DI ALTA QUALITÀ
ERKIN, QUANTI ERRORI! – Il terzino turco, neoacquisto nerazzurro, è stato il secondo rinforzo a parametro zero del mercato estivo dell’Inter: se Banega era conosciuto dai tifosi nerazzurri, meno lo è sicuramente Erkin che con una rassegna di tale rilevanza poteva dare fiducia in vista della prossima stagione. La sensazione che emerge da questi primi due match è la seguente: Erkin non migliora affatto la lotteria dei terzini in forza all’Inter di Mancini, anzi potrebbe essere ricordato solo come colui che ha occupato uno dei due posti da extracomunitario a disposizione della società nerazzurra per la prossima campagna di rafforzamento: il livello di entrambe le prestazioni è stato pessimo con tanti errori in fase di impostazione oltre che poca propensione offensiva, anche se il deficitario livello della rosa della Turchia può essere una buona scusante della sua perfomance. ERRORE DI MERCATO? CHISSÀ
BORSINO COPA AMERICA – Gli altri quattro nerazzurri sono invece impegnati nella rassegna sudamericana, che si svolge, in occasione del centenario della CONMEBOL, negli Stati Uniti d’America.
MURILLO, MURALLA CAFETEROS – Tre partite disputate dal centrale nerazzurro e solo un goal subito dalla difesa colombiana: è un dato che fa riflettere sulle ottime prestazioni di Jeison nella terra a stelle e strisce, tanto che nell’unica partita non disputata dal numero 24 nerazzurro la Colombia ha subito ben 3 goal contro il Costarica. Con il Perù ritorna a guidare la difesa con la solita attenzione ed ottimi interventi: se la Colombia è la seconda semifinalista della manifestazione sudamericana parte del merito è suo. FIDUCIA E SOLIDITÀ RITROVATA
MEDEL TREMA, MA È INDOMABILE – La Copa América lo ha visto vincitore nell’ultima edizione casalinga: il suo Cile prova il bis e nella notte italiana cercherà di aiutare la Roja ad approdare in semifinale e sfidare, così, la Colombia di Murillo, per una sfida dal sapore nerazzurro. Pur giocando da difensore centrale, le sue prestazioni non sono del tutto convincenti, poiché sia l’attacco argentino che il dinamico attacco boliviano fanno traballare la difesa guidata dal grintoso e indomabile pitbull cileno: il Messico sarà l’esame di maturità per il Cile che avrà bisogno del miglior Medel per agguantare le semifinali e puntare al bis della Copa. SEMPLICEMENTE PITBULL
MIRANDA, ALTRA DELUSIONE VERDEORO – Il centrale difensivo dell’Inter non è particolarmente responsabile dell’ennesima eliminazione del Brasile, pur partecipando al match che decreta la clamorosa dipartita della nazionale verdeoro. Utilizzato solo nel terzo match da Dunga, a causa di problemi fisici, guida con efficacia la difesa del Brasile nella beffarda sconfitta contro il Perù: il goal di mano non è certamente colpa di João. ACCIACCATO, MA LEADER
BANEGA, IL TRASCINATORE ALBICELESTE – Fantasia, estro, visione di gioco e tanti, tantissimi palloni giocati dal neoacquisto nerazzurro: sua è la regia del fantastico gioco dell’Argentina, che trascina con prestazioni di livello eccezionale, condite, all’esordio col Cile (nella rivincita della finale dell’ultima Copa América), da un goal ed un assist. La forma è smagliante e Banega sta mantenendo le attese sul suo rendimento. L’INTER SI SFREGA LE MANI
Otto giocatori impegnati, otto destini diversi legati da un futuro, probabilmente, in comune. Presto si ritroveranno per ricominciare e puntare al tricolore, ma questa è un’altra storia, tutta colorata di nerazzurro.