Basta critiche infondate: questo chiede a gran voce la Nazionale italiana. Dopo aver concluso il girone di qualificazione al primo posto, davanti all’osannato Belgio, gli azzurri se la vedranno alle 18.00 con la Spagna, l’avversario peggiore che potesse capitare. Le Furie Rosse fanno paura, grazie a una qualità tecnica assolutamente straordinaria, ma non dimentichiamo che l’Italia ha uno dei reparti arretrati più forti del mondo.
Ecco, salendo più su nel campo, sembra che l’anello debole della catena sia l’attacco. Non ci sono nomi altisonanti e i nostalgici verseranno lacrime a ricordare che lì davanti, fino a qualche anno fa, c’era gente del calibro di Vieri, Totti e Del Piero. A quanto pare Pellé ed Eder sono schiacciati mediaticamente da viri illustres e per i tifosi non riescono a scacciare i fantasmi del glorioso passato.
Eppure i numeri non li bocciano affatto: Pellé per esempio ha segnato 6 gol in 13 presenze. Conte lo ha voluto in azzurro dopo 50 reti in 57 gettoni con la maglia del Feyenoord e l’inizio sprint col Southampton. “Graziano è un giocatore completo, di grande intelligenza e che lavora sempre per la squadra“, il commento del c.t. azzurro.
Conte dà fiducia anche a Eder: “Me lo porto anche se all’Inter ha fatto fatica e ha giocato poco“. E’ stato ripagato dal lampo dell’oriundo contro la Svezia. “Mai avuto dubbi, è un ragazzo serio e giocatore di qualità“, ha dichiarato il tecnico a fine gara con i gialloblù. Contro la Spagna, dunque, la coppia titolare sarà ancora appannaggio loro. E chissà che, contro l’eccezionale tecnica iberica, il dinamico duo non possa far sognare gli azzurri, a dispetto delle critiche. Vamos, Italia!
(Fonte: Gazzetta dello Sport)