Domani dovrebbero riprendere, secondo la Gazzetta dello Sport, i contatti tra Mancini e le alte sfere della dirigenza nerazzurra, dopo che si erano interrotti (o quantomeno erano calati vistosamente) in quest’ultimo mese. L’allenatore jesino, che sarà sicuramente riconfermato, chiederà assicurazioni sul progetto tecnico e si toglierà il sassolino (anzi, la montagna, data la mole) Yaya Touré dalla scarpa.
Il Mancio scommette ancora sul totem ivoriano, nonostante una stagione non brillante e i suoi 33 anni. Già l’anno scorso Touré sarebbe dovuto approdare in nerazzurro grazie ai buoni uffici di Mancini ma quest’anno la partenza sembra vicina per due motivi: l’arrivo di Guardiola (con cui c’erano delle frizioni già ai tempi del Barça) e di Gundogan, destinato a sottrargli le chiavi del centrocampo.
Mancini è convinto che l’africano abbia ancora 2-3 anni per potersi esprimere ai massimi livelli e conferma che i contatti tra di loro sono piuttosto frequenti. L’ipotesi di Touré a Milano a parametro zero galvanizza, sebbene ci sia da visionare la questione dell’ingaggio: al City percepisce 11 milioni di euro a stagione, l’Inter proverà a spalmare una simile cifra in un triennale, ma non è escluso che si “intrometta” Suning con il suo Jiangsu.
Il tecnico jesino ha più volte confermato la sua fiducia nei confronti del suo pupillo, anche dopo la semifinale di Champions in cui non aveva certo brillato (“La sua prova in ombra non fa testo, non stava bene“): nel caso arrivasse Touré tutti le caselle extracomunitarie sarebbero occupate. Comunque per ora l’ivoriano è ancora del City e il 21 luglio dovrebbe partire per una tournée in Cina: l’Inter spera di fargli cambiare percorso verso gli Stati Uniti già per il 16 luglio.
This post was last modified on 27 Giugno 2016 - 10:00