Erick Thohir ha trovato il partner che voleva e gli ha ceduto la maggioranza del club, ma ciò non vuol dire che la sua importanza nella società ora venga ridotta drasticamente. Questo è il giusto quadro presentato stamani dal quotidiano “La Stampa”, che si è concentrata molto sul fatto che il management nerazzurro non è stato rivoluzionato come si supponeva, con la dovuta eccezione dei nuovi consiglieri del Cda appartenenti al gruppo Suning.
Quali sarebbero? Nomina di nuovi dirigenti, investimenti superiori ai cinque milioni (quindi una forte influenza sul mercato), un’eventuale (e remota) liquidazione della società, ipotesi fortunatamente non contemplabile. Considerando questo potere così esteso, c’è da sperare che le visioni delle due parti possano coincidere a lungo e su tutto, per poter così scongiurare disaccordi o rallentamenti di azione. In tutto ciò, anche la figura di Massimo Moratti non è stata sbolognata in maniera frettolosa e irrispettosa. Ora la sua “carica” sembra essere quella di leader spirituale, mansione forse poco operativa, ma che potrà riportare tutti sulla retta via nel caso in cui qualcuno se ne dovesse allontanare.
This post was last modified on 30 Giugno 2016 - 14:41