Manca un mese e mezzo alla fine del calciomercato e si possono già trarre i primi bilanci delle operazioni fatte fin qui. Alla luce del mercato stratosferico della Juventus (con o senza Higuain) il gap tra bianconeri e rivali appare sin da ora incolmabile, con l’Inter alle prese con i dilemmi di Mancini e una società che ancora non ha un punto di riferimento.
Il Corriere dello Sport ha interrogato personaggi dell’ambiente calcistico, da ex calciatori a dirigenti, che promuovendo il mercato bianconero e quindi prendendo la Juventus come base, elencano pregi e difetti dell’Inter.
Pierpaolo Marino, ex dirigente del Napoli, spiega: “L’Inter con Banega ha fatto un’operazione intelligente ma deve tenere Icardi, chi comprerebbe poi?“.
“Con questa Juve le milanesi sarebbero comunque in ritardo, causa vicende societarie che le fanno risultare indecifrabili“, è il pensiero comune di Perinetti, Antonelli e De Canio, mentre Boninsegna, da grande attaccante, parla di Icardi: “Non so se il Napoli può sostituire Higuain con Icardi, mi sembra che per l’Inter sia più la moglie a voler il trasferimento“.
Colonnese, ex difensore nerazzurro, vede un’Inter terza: “L’Inter ha bisogno di un esterno offensivo, con uno tra Candreva o Pjaca uniti agli acquisti di Banega e Ansaldi può puntare al terzo posto“. Galeone, mago di Pescara, parla di Icardi dicendo che: “Senza Mauro sarebbe un bel problema, mancano le alternative e l’Inter non ha ancora un assetto di squadra“.
Serena e Beccalossi, due che hanno fatto sognare i tifosi nerazzurri, promuovono ugualmente Mancini anche se a detta del cannoniere del 1989: “Banega e Ansaldi non bastano per un salto di qualità“, ma l’ex numero 10 vede ottimismo: “Le operazioni Pjanic e Higuain di fatto favoriscono l’Inter perché indeboliscono Roma e Napoli. Le operazioni concluse finora dai nerazzurri mi sono piaciute, sopratutto quelle di Banega ma adesso la squadra va completata, se i dirigenti lo faranno Mancini lotterà per un posto in Champions anche se la Juventus è irraggiungibile“.