Continua l’intervista di Samir Handanovic in edicola oggi sulle pagine del Corriere dello Sport. Il portierone sloveno continua a non evadere le domande e a fornire dichiarazioni interessanti.
La stagione 2015/2016, sul piano personale, è stata la miglior stagione?
“Si, esatto”.
Dopo Inter-Empoli dell’anno scorso anno lei disse: Futuro? Ho un contratto ma nel calcio non si può mai sapere.
“Sì, ma non volevo allarmare nessuno e non mi sembra di aver detto niente fuori luogo. Dipende come la si vuole interpretare. Anche io sono fatto di carne e sangue”.
Lei è stato compagno di Benatia a Udine: come lo giudica?
“La Roma, Il Bayern e la Juve non lo hanno preso per caso: è un ottimo difensore e un ottimo ragazzo.E’ una cosa importante nello spogliatoio”.
Come ha vissuto i giorni del passaggio da Thohir a Suning?
“Normalmente. Io come tutti i giocatori non devo pensare a chi sta sopra. Per mentalità sono sempre concentrato sul campo”.
Giocare l’Europa League con la lista ridotta a 21 elementi non sarà un handicap?
“All’inizio sarà pesante, perché dovremo affrontare viaggi lunghi ma dobbiamo giocare concentrati. Se passeremo il girone diventerà bella la competizione. L’Inter anche con la lista a 21 partirà per vincere”
La decisione di lasciare la Slovenia è irrevocabile?
“Sì. C’è stato un cambio generazionale e i compagni di 10 anni fa hanno smesso quasi tutti. Non vado lì per accumulare presenze. Se un giorno ci sarà bisogno di me per un’occasione particolare ci sarò, ma la mia scelta l’ho fatta e non la cambio”.