La Gazzetta dello Sport racconta la triste storia di Davide Santon e della sua assurda estate, condita da tre trasferimenti quasi fatti ma tre volte rispedito all’Inter. Ora non è tanto il ginocchio, ma il morale del giocatore che potrebbe essere a terra.
La prima volta con il Sunderland ad inizio luglio: Santon lascia il ritiro di Riscone di Brunico per volare in Inghilterra, ma prima di cominciare le visite mediche, squadra e giocatore non trovano l’accordo sul contratto in caso di retrocessione, e il ragazzo torna all’Inter.
Poi il Napoli. L’Inter parte per l’America ma Davide non c’è. L’accordo con il Napoli è stato trovato e mancano solo le visite mediche. L’ex Newcastle fa le visite con i partenopei ma una risonanza magnetica non convince De Laurentiis, ancora scottato dai casi Zuniga e Grassi. Santon quindi per la seconda volta torna dall’Inter, raggiungendola meglio Usa e scendendo anche in campo con il Psg. In quei giorni si esprimeva cosi: “Mentalmente non è facile resettarsi per due volte, ma adesso sono un calciatore dell’Inter, ho tre anni di contratto e sono qua. Fisicamente sto bene, da quando sono tornato a Milano non ho saltato una gara a causa del ginocchio. Devo solo gestirlo, come tanti altri”
Terza e ultima tappa, il West Ham. Prestito con diritto di riscatto, Visite più dettagliate del solito, ci vuole un giorno e mezzo di attesa ma alla fine esito sempre uguale: visite mediche non superate, Santon torna all’Inter. La stessa società nerazzurra è anche dispiaciuta perchè, con i limiti della rosa sia per campionato che Europa League e altri 4 terzini in rosa, rischia di essere tenuto fuori, nonostante sia ritenuto sano fisicamente.
Il “Bambino“, quello che a 18 anni esordisce in Coppa Italia, poi in campionato ed entro un mese in Champions, quello che non mostra paura anzi, quasi annulla Cristiano Ronaldo non c’è più, dopo anni di passati tra Cesena, Newcastle e alcuni infortuni che ancora gli pesano.